Pace fiscale, più «robusta» la rottamazione-quater

La misura. Nella legge di bilancio è resa più sostanziosa che in passato con la definizione agevolata dei debiti dal gennaio 2000 al giugno 2022.

Nella legge di bilancio 2023 trova posto la «rottamazione-quater»: si tratta di una nuova edizione dello strumento di pace fiscale che prende il nome di rottamazione delle cartelle. Stavolta il Governo ha deciso di dare maggiore sostanza alla misura, ammettendo la definizione agevolata dei debiti affidati all’Agenzia delle Entrate riscossione (ai tempi Equitalia), nel periodo che va dal 1° gennaio del 2000 al 30 giugno 2022.

L’ultima rottamazione, art.3 del DL 119/2018, si fermava al 31 dicembre 2017. La novità non è solo il diverso orizzonte temporale di riferimento, ma anche i vantaggi riservati a chi aderisce alla rottamazione in termini di importi da versare. Per questo motivo, l’Agenzia Entrate-Riscossione ha aggiornato il portale con la domanda on line di adesione alla Definizione agevolata.

La domanda può essere presentata dal contribuente accedendo in area riservata tramite credenziali (Spid, Cns, o Cie) oppure in area pubblica compilando il form e allegando la documentazione di riconoscimento. La richiesta deve essere trasmessa in via telematica entro il 30 aprile 2023. L’Agenzia Entrate ha anche predisposto un elenco di quesiti per chiarire ogni dubbio in materia.

Possono quindi presentare istanza anche tutti coloro che, per qualsiasi motivo, non sono riusciti a pagare entro i termini le rate della Rottamazione-ter per l’anno 2022, compresi pertanto coloro che, nei primi giorni di dicembre, hanno riscontrato malfunzionamenti dei servizi telematici di pagamento a causa dall’elevato numero di accessi

In sostanza la legge di bilancio consente anche a coloro che hanno aderito alla Rottamazione-ter, a prescindere se in regola con i pagamenti, di presentare domanda per accedere alla nuova Definizione agevolata (Rottamazione-quater) che prevede, oltre alla cancellazione delle sanzioni e degli interessi di mora, anche la cancellazione degli interessi iscritti a ruolo e dell’aggio.

Possono quindi presentare istanza anche tutti coloro che, per qualsiasi motivo, non sono riusciti a pagare entro i termini le rate della Rottamazione-ter per l’anno 2022, compresi pertanto coloro che, nei primi giorni di dicembre, hanno riscontrato malfunzionamenti dei servizi telematici di pagamento a causa dall’elevato numero di accessi.

In pratica, grazie alla rottamazione- quater, il contribuente risparmierà non soltanto sulle sanzioni, ma anche sugli interessi; rispetto all’ultima finestra di rottamazione, infatti, non saranno dovuti neanche gli interessi per ritardata iscrizione a ruolo e neanche l’aggio della riscossione, che prima invece era da pagare rispetto al totale dovuto a titolo di imposta e interessi da ritardata iscrizione a ruolo.

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