Polenta taragna? Ora è un piatto pronto al supermercato

Debutterà nei supermercati la polenta taragna orobica, in versione «piatto pronto», soltanto da scaldare: nasce dalla collaborazione fra «La Nuova Gastronomia e Pasticceria srl» di Azzano San Paolo e la Latteria Sociale di Branzi.

Entro poche settimane debutterà nei supermercati la polenta taragna orobica, in versione «piatto pronto», soltanto più da scaldare. È la prima volta che viene proposta in questa modalità, ed è la naturale evoluzione di un modo di far cucina che ormai non risparmia neppure le ricette più elaborate, nel nome della praticità e del risparmio di tempo.

Dalla collaborazione fra «La Nuova Gastronomia e Pasticceria srl» di Azzano San Paolo e la Latteria Sociale di Branzi nasce infatti un nuovo prodotto che va incontro alle nuove esigenze dei consumatori. Cucinare la «taragna» richiede infatti parecchio tempo, che spesso finisce per scoraggiarne la preparazione. In commercio esistono già prodotti sottovuoto, come la farina per polenta taragna, una miscela di grano saraceno e farina di mais bramata, commercializzata dal gruppo Moretti di Bergamo, alla quale si aggiunge ora un piatto pronto, che si può consumare dopo pochi minuti, scaldandolo in padella o al microonde.

L’idea crea un’alleanza orobica

L’idea di Francesco Maroni, direttore della Latteria Sociale di Branzi (e ideatore di «Forme») è subito piaciuta a Massimo Carlotti della Nuova gastronomia di Azzano San Paolo, azienda attiva da 38 anni che conta una sessantina di dipendenti . «Ho appoggiato il progetto innanzitutto perché la polenta taragna è uno dei miei piatti preferiti – scherza Carlotti -, ma soprattutto perché si tratta di un prodotto che valorizza il nostro territorio e utilizza ingredienti unici e assolutamente autoctoni come i mais antichi come lo Spinato di Gandino, il Rostrato rosso di Cerete e il Nostrano dell’Isola e naturalmente il nostro Branzi» . Dopo un paio di settimane, necessarie per calibrare gli ingredienti, è stata individuata la ricetta. «Con i numerosi macchinari che abbiamo in cucina, riusciamo a produrre veramente un prodotto unico, salutare e senza conservanti – prosegue Carlotti -. Ci è voluto veramente poco tempo per ottenere un piatto veramente gustoso, mentre paradossalmente abbiamo impiegato più tempo per ideare la grafica del barattolo». Alla fine non è servito un grande claim pubblicitario «ma è bastato mettere in primo piano il classico paiolo della polenta, disposto al centro della classica tavola della domenica».

Fra pochi giorni la polenta taragna orobica sarà disponibile in alcune sigle della Gdo (in corso gli ultimi negoziati), «ma stiamo già lavorando per una collaborazione con i vari grossisti – conclude Carlotti -in modo da far arrivare il prodotto anche nei ristoranti e sui banchi delle gastronomie». Grande soddisfazione per la nuova collaborazione viene espressa anche dalla Latteria Sociale di Branzi. «Abbiamo creato un prodotto salutare e gustoso – fa presente il direttore Maroni -. Il nostro obiettivo consiste nel promuovere il territorio bergamasco con uno dei piatti simbolo della nostra tradizione».

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