RadiciGroup: bonus di mille euro a 1.500 addetti, interinali compresi

Il contributo Sarà erogato a giugno. Nelle sedi bergamasche interessati 1.200 lavoratori Misura contro il carovita. È anche «un riconoscimento all’eccezionale lavoro di squadra».

Si contano ancora sulle dita di una mano - ma il numero sta aumentando - le aziende che decidono di distribuire un riconoscimento ai dipendenti, senza passare attraverso la contrattazione sindacale. Alla - almeno finora - «short list» si aggiunge anche RadiciGroup, che ieri ha annunciato un imminente bonus di mille euro lordi - sarà corrisposto a giugno, con la busta paga di maggio - per i 1.500 addetti delle sedi italiane. La gran parte, 1.200 persone, lavora negli stabilimenti bergamaschi.

«Riconoscimento all’eccezionale lavoro di squadra svolto da tutti i lavoratori in tempi in cui gli scenari macroeconomici e di mercato sono soggetti a repentini cambiamenti e si rende necessario far fronte ad attività non programmate anche in tempi strettissimi»

Il motivo è andare incontro ai lavoratori - compresi quelli assunti con un contratto di somministrazione - in un momento in cui lo scontrino della spesa al supermercato lievita, allo stesso modo delle bollette di luce e gas. Ma c’è anche un’altra componente, che si può riassumere con il termine flessibilità, e cioè «il riconoscimento all’eccezionale lavoro di squadra svolto da tutti i lavoratori in tempi in cui gli scenari macroeconomici e di mercato sono soggetti a repentini cambiamenti e si rende necessario far fronte ad attività non programmate anche in tempi strettissimi», come riporta una nota del gruppo. Che, per erogare questo contributo, ha messo in campo un budget di oltre 2 milioni di euro.

«Una squadra affiatata»

«Si tratta di un’azione concreta, pensata per contribuire in maniera attiva a sostenere i nostri collaboratori in questa congiuntura economica che ha visto un aggravio delle spese in ogni bilancio familiare, soprattutto in Italia, uno dei Paesi che negli ultimi mesi è stato maggiormente impattato dagli aumenti dei costi energetici», spiegano Angelo, Maurizio e Paolo Radici, azionisti di RadiciGroup. «Questo riconoscimento è anche un modo per premiare una squadra che, grazie a continuo impegno, flessibilità, grande spirito di adattamento e affiatamento, è riuscita a raggiungere dei risultati positivi anche in un contesto non facile», ricordano.

Tra le iniziative che non impattano direttamente sulla busta paga, ma sono comunque indirizzate ad andare incontro alle famiglie dei lavoratori, c’è quella, di lungo corso, delle borse di studio per i figli dei dipendenti di RadiciGroup: giusto ad aprile ne sono state consegnate oltre 40

L’iniziativa segue quelle delle multinazionali Brembo, Covestro e Gewiss e della «piccola» Roplast di Terno d’Isola (33 dipendenti e un bonus differenziato, fino a 2 mila euro, a seconda dell’impegno profuso in azienda). Diverso il caso di Tesmec, che ha erogato un bonus carburante sottoscrivendo un’intesa sindacale. Per quanto riguarda RadiciGroup, ad essere interessati dalla misura sono i lavoratori della Noyfil di Chignolo d’Isola, della Novachips (con le due sedi di Chignolo e Villa d’Ogna), della Radicifil di Casnigo, della Radici Partecipazioni di Gandino, della Radici Yarn di Villa d’Ogna e Ardesio, della Tessiture Pietro Radici di Gandino e della Radici Chimica di Novara. Tra le iniziative che non impattano direttamente sulla busta paga, ma sono comunque indirizzate ad andare incontro alle famiglie dei lavoratori, c’è quella, di lungo corso, delle borse di studio per i figli dei dipendenti di RadiciGroup: giusto ad aprile ne sono state consegnate oltre 40. E vanno in questo senso anche benefit come le convenzioni con negozi, centri sportivi o fornitori di servizi di viaggio.

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