Ricuperati: «Autonomia energetica, fare in fretta»

Intervista. La presidente di Confindustria Bergamo: la proposta Ue di price cap insostenibile, ma mentre Bruxelles litiga le imprese rischiano. «Cuneo fiscale, scelte importanti rimandate». E su Bergamo: «C’è fame di connessioni, non solo verso Treviglio». Il 5 dicembre l’assemblea generale nel deposito Teb di Ranica.

«Il futuro delle nostre aziende si gioca sulla loro capacità di essere competitive, ma in una logica di sostenibilità. Due termini che apparentemente rappresentano un ossimoro, nei fatti indicano la direzione da prendere e abbracciano dimensioni diverse: attrattività del territorio, logistica e infrastrutture, innovazione, senza dimenticare le persone, perché bisogna investire in competenze e formazione per colmare i gap esistenti». Giovanna Ricuperati presenta così l’assemblea generale di Confindustria Bergamo in programma il 5 dicembre nel deposito della Teb a Ranica, dove si potrà arrivare soltanto con appositi tram dedicati. Fra gli ospiti, il presidente di Confindustria nazionale Carlo Bonomi, l’amministratore delegato di Medlog Italia e Medway Italia Federico Pittaluga e il managing partner di PlusValue Filippo Addarii.

Presidente, quali sono i gap che il territorio bergamasco deve ancora colmare in fatto di competitività e sostenibilità?

«Dobbiamo fare passi avanti sul riciclo e l’economia circolare, che è la sfida del futuro. Penso soprattutto al tessile, ma non solo».

Ma l’Unione europea ha appena scelto la strada del riuso a scapito del riciclo, in particolare in materia di imballaggi.

«L’Europa dovrebbe essere più attenta a quello che i vari Paesi stanno facendo, invece di buttare via quanto è stato fatto in nome di un unico principio guida. L’Italia è il Paese con la maggior percentuale di attività dedicate al riciclo e negli anni ha giocato su questo buona parte dei suoi investimenti, perciò la questione va affrontata subito».

Confindustria farà sentire la sua voce?

«La scorsa settimana Confindustria nazionale ha partecipato alla riunione di Business Europe (la confederazione che riunisce le associazioni d’impresa europee, ndr) per spingere sulla specificità italiana».

La sostenibilità in questo momento si incrocia con costi energetici ancora alti. A Bergamo come si stanno muovendo le imprese?

«Non c’è azienda che non abbia fatto interventi di efficientamento. Ma questo non basta: il Paese deve raggiungere il più velocemente possibile l’autonomia energetica senza perdere di vista nessuna opportunità, dall’estrazione di gas naturale, dove è presente, all’uso dei rigassificatori, dalle rinnovabili al nucleare del futuro. La proposta della Commissione europea di introdurre un tetto al prezzo del gas a 275 euro al megawattora è insostenibile, ma mentre Bruxelles continua a litigare i costi energetici mettono a rischio l’equilibrio delle imprese e, purtroppo, tutte le stime dicono che anche per il 2023 le cose non cambieranno».

I dati nazionali e locali parlano di un rallentamento del manifatturiero nel terzo trimestre 2022. Sta calando anche la fiducia delle imprese?

«Sì, al di là dei dati, lo si percepisce già da diversi mesi parlando con gli imprenditori. Purtroppo quando l’incertezza continua a crescere, la paura per il futuro diventa un dato di fatto. Questo incide sugli investimenti, perché se un imprenditore ha fiducia investe anche se deve stringere i denti, ma se la fiducia viene meno subentra un atteggiamento di prudenza. E purtroppo non vediamo politiche governative coraggiose, anche il cuneo fiscale è stato confermato al 2% con un punto in più per i redditi sotto i 20 mila euro: le scelte importanti sono state ancora rimandate».

In questo scenario come si fa ad essere competitivi, per stare sul tema dell’assemblea generale del 5 dicembre?

«Bisogna evitare scelte scriteriate a livello europeo, che alzano l’asticella troppo in là senza capire che la transizione va fatta senza lasciare indietro nessuno. Bisogna fare politica industriale, non avere un approccio ideologico. Il nostro territorio sta affrontando anche la transizione all’elettrico, perché è ovvio che l’imprenditore va dove il mercato chiama, ma occorre ragionevolezza. Di sicuro le imprese bergamasche hanno investito molto in industria 4.0 e innovazione, cosa che ha permesso loro di affrontare e superare le ultime crisi. Servono, però, interventi strutturali: riforma della pubblica amministrazione, codice degli appalti, giustizia, sono i pilastri su cui si appoggia la crescita del Paese e dei territori».

E a livello infrastrutturale, qual è situazione?

«Bergamo ha fame di connessioni Nord-Sud, non solo sull’asse Bergamo-Treviglio, ma anche in vista del futuro scalo di Cortenuova, e di migliori collegamenti dalle valli verso il capoluogo: se questo manca, le nostre imprese non potranno essere competitive».

Lunedì 5 dicembre l’assemblea a Ranica: info e iscrizioni

I contenuti legati soprattutto al binomio sostenibilità-competitività anticipati nell’intervista della presidente di Confindustria Bergamo Giovanna Ricuperati saranno al centro dell’annuale assemblea generale dell’associazione in programma lunedì 5 dicembre a partire dalle ore 16, ospitata nell’inusuale cornice del deposito centrale della Teb di Ranica, per testimoniare un approccio non banale ai temi della mobilità sostenibile (con tutti i partecipanti che arriveranno all’appuntamento in tram). Non a caso il tema centrale dell’appuntamento pubblico di quest’anno ha come titolo: «Competitività sostenibile, due prospettive, una direzione». Già assicurata la presenza del presidente di Confindustria nazionale, Carlo Bonomi. Previsti poi gli interventi di imprenditori ed esperti che dibatteranno sul tema della transizione energetica declinata sia a livello nazionale che territoriale. L’evento, aperto a tutti, con iscrizione obbligatoria sul sito di Confindustria Bergamo, comincerà alle ore 16. L’accredito dei partecipanti sarà possibile a partire dalle ore 15 prima della salita sui tram. L’evento sarà moderato da Silvia Sciorilli Borrelli, corrispondente da Milano del Financial Time, e vedrà gli interventi di Federico Pittaluga, Amministratore delegato di Medlog Italia e Medway Italia, Filippo Addarii, Managing partner di PlusValue, Carlo Bonomi, Presidente di Confindustria, e Giovanna Ricuperati, Presidente di Confindustria Bergamo.

In linea con il principio di sostenibilità, sarà possibile raggiungere il luogo della manifestazione esclusivamente attraverso tram dedicati, messi a disposizione da TEB, che partiranno dai capolinea di Bergamo e di Albino e dalla fermata «Pradalunga», nel comune di Nembro, ogni 15 minuti circa. Nelle vicinanze dei capolinea e della fermata «Pradalunga» saranno disponibili parcheggi per i mezzi privati. Le iscrizioni si ricevono sul sito di Confindustria Bergamo (www.confindustriabergamo.it) a questo link.

Leggi l’intervista su L'Eco di Bergamo

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