Slittino ad hoc per lo sci di fondo, la Nevi di Chiuduno in pista per Milano Cortina

L’IDEA. «Rispetto allo slittino in alluminio, le saldature e le finiture sono tutta un’altra cosa. Non vedo l’ora di provarlo sulla neve», ha detto l’atleta Giuseppe Romele.

Tecnologia e passione applicate allo sport: la Nevi di Chiuduno, azienda fondata dall’ex ciclista professionista Sergio Finazzi e specializzata nella lavorazione del titanio, materiale impiegato per produrre anche oltre cento telai per bici all’anno, ha realizzato per l’atleta paralimpico Giuseppe Romele di Pisogne uno slittino con cui parteciperà alle gare di sci di fondo delle Paralimpiadi di Milano e Cortina in programma a marzo dell’anno prossimo.

«Non vedo l’ora di provarlo sulla neve»

Il precedente slittino, una specie di guscio dentro cui Romele si siede e da cui può spingere con le braccia, era in alluminio e pesava quasi due chili; il passaggio al titanio ha permesso di scendere a poco più di un chilo e mezzo e di ottenere migliori prestazioni tecniche. «Lo sto usando – racconta Romele – per gli allenamenti di skiroll e mi sto trovando molto bene: rispetto allo slittino in alluminio, le saldature e le finiture sono tutta un’altra cosa. Non vedo l’ora di provarlo sulla neve: a dicembre inizierà la coppa del mondo di sci di fondo, ma tutta la preparazione si concentra sulle paralimpiadi. Per me sarà la terza partecipazione e dopo aver vinto una medaglia di bronzo a Pechino 2022 mi sto allenando per ottenere nuovi importanti risultati».

Il fatturato della Nevi ammonta a circa 300mila euro ed è rappresentato per un quarto dalle biciclette, il resto dalla produzione di componenti in titanio per automotive, nautica e oil & gas

In Nevi Romele ha trovato la massima disponibilità di Finazzi, della moglie Consuele Monguzzi e della loro figlia Andrea, che, insieme ai loro dipendenti, seguono da vicino tutti i progetti aziendali. «Abbiamo mantenuto lo stesso design dello slittino già utilizzato da Romele – spiega Andrea – ma la leggerezza del titanio è di per sé un vantaggio notevole per chi ha bisogno di migliorare le prestazioni atletiche. Avevamo già realizzato carrozzelle speciali per giocatori di basket e per l’handbike, ma è la prima volta che ci confrontiamo con lo sci». Il progetto in questione è tra l’altro sostenuto alcuni sponsor privati.

Clienti anche da New York

Il fatturato della Nevi ammonta a circa 300mila euro ed è rappresentato per un quarto dalle biciclette, il resto dalla produzione di componenti in titanio per automotive, nautica e oil & gas, ma «presto – spiegano i titolari – otterremo la certificazione per operare anche nel mondo della difesa e dell’aerospazio». Tutti i componenti vengono realizzati su misura, compresi i telai delle bici per i quali arrivano clienti da tutto il mondo («Uno addirittura da New York»), atterrano a Orio al Serio e raggiungono l’azienda perché prenda le misure della propria bicicletta fatta su misura.

Il titanio, rispetto al carbonio, ha il vantaggio di essere un metallo rinnovabile: «Abbiamo avuto diversi casi di clienti con bici che hanno più di 20 anni e che sono venuti da noi per farsele sistemare, lucidare e controllare le rifiniture: dopo questo lavoro, li abbiamo visti ripartire con una bici praticamente nuova».

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