Stanze in affitto, è caro-prezzi: Bergamo quinta città in Italia

L’ANALISI. Immobiliare.it ha stilato una classifica nazionale dei rincari. Milano in testa, Bergamo prima dei capoluoghi di provincia con il +10%

Crescono in tutta Italia i prezzi delle stanze in affitto e Bergamo non è da meno. Quando si parla di stanze in affitto nelle grandi città si pensa soprattutto agli studenti universitari fuorisede che, nei mesi estivi, si mettono alla ricerca di un alloggio in vista dell’inizio dell’anno accademico. Ma stando a Immobiliare.it Insights, specializzata in analisi di mercato, lo scenario sarebbe cambiato. Uno studio recente, che ha interessato le principali città universitarie italiane, ha evidenziato come nella «bassa stagione» della ricerca (da ottobre 2022 a marzo 2023) i prezzi delle camere singole e dei posti letto siano generalmente aumentati rispetto all’«alta stagione» precedente (da aprile a settembre 2022), segno quindi che il mercato delle stanze si è sganciato dalle logiche di stagionalità, e non riguarda più solo gli universitari ma anche i lavoratori in trasferta, spesso al primo impiego, che potendo contare su uno stipendio fisso sono in condizioni più favorevoli - rispetto agli studenti - nella caccia all’alloggio.

Milano in testa

La classifica vede Milano saldamente in testa, nel capoluogo lombardo una singola costa in media 628 euro al mese, in crescita di oltre il 6% nel confronto con il periodo di «alta stagione». Al secondo posto, con una differenza di oltre 150 euro al mese, c’è Bologna, dove per una singola in media si spendono 467 euro al mese, con un rincaro del 3%. Chiude il podio Roma a 452 euro al mese, il 2,3% in più rispetto al precedente periodo. Quarta Firenze, 433 euro al mese, in crescita del 7,2%; e quinta, a sorpresa, Bergamo, prima delle città di provincia. Qui il prezzo di una stanza singola è addirittura cresciuto del 10% nel periodo considerato passando, negli ultimi sei mesi, da 381 euro al mese a 419 euro.

Bergamo poco più cara di Venezia

Bergamo poco più cara di Venezia, 418 euro/mese, che guadagna quasi il 13% rispetto all’alta stagione; Modena, 415 euro al mese, in crescita dell’1,4%; e Verona, a 409 euro, al +8,8%. Chiudono la top ten Padova con i suoi 398 euro al mese, il 9,4% in più, Brescia dove la richiesta è di 382 euro, +7,5%, e Napoli dove l’incremento di prezzo pari all’11,9% ha portato una singola a costare 380 euro al mese.

«Se in precedenza la stanza era considerata una sistemazione temporanea a uso dello studente universitario fuorisede, ora nelle grandi città ha spesso mutato la sua funzione – dice Carlo Giordano, del board di Immobiliare.it –. Infatti, data la crescita dei prezzi di affitto in tutte le grandi città, che in molti casi sono diventati difficilmente affrontabili anche da parte di chi lavora e percepisce uno stipendio fisso, la stanza è diventata la sistemazione più gettonata anche tra i giovani al primo impiego. Questa tipologia di richiesta - continua Giordano - ha portato il mercato delle stanze fuori dalla logica della stagionalità universitaria che da sempre lo ha contraddistinto; ora la domanda per la singola si spalma sull’anno e non si concentra più nei mesi che precedono l’inizio dell’anno accademico».

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