Trussardi, closing vicino
Ma serve l’ok delle banche

Ultime mosse in vista dell’ingresso di un partner finanziario nel gruppo Trussardi. Fino a qualche giorno fa l’ipotesi dell’ingresso di Quattro R nella Casa del Levriero appariva scontata.

Il fondo (specializzato in operazioni di risanamento aziendale), detenuto per il 40% delle quote da Cassa Depositi e Prestiti e guidato da Andrea Morante e Francesco Conte è infatti intenzionato a rilevare l’80% delle quote della maison, attraverso un aumento di capitale da almeno 50 milioni di euro.

Con il closing ad un passo, c’è stato però un passaggio delicato nei giorni scorsi, quando il pool di banche che sostiene il gruppo (tra cui Ubi Banca, con Intesa Sanpaolo, Unicredit, Banco Bpm, Bnl e Mps) attraverso un finanziamento di 51,5 milioni, avrebbe espresso alcune perplessità circa la proposta di Quattro R. Ad oggi però sembra che gli scogli siano superabili, al punto che in queste ore il gruppo dirigente bergamasco capitanato dall’amministratore delegato Tomaso Trussardi affiancato dal direttore generale Massimo Dell’Acqua (assistiti dallo studio Bonelli Erede) sta lavorando a oltranza per rimuovere gli ultimi ostacoli della trattativa: l’obiettivo è quello di chiudere entro la fine di questa settimana, anche perché se poi le cose dovessero complicarsi, con le vacanze natalizie di mezzo si andrebbe fatalmente a inizio 2019.

Se invece tutti i tasselli andranno al loro posto, convincendo le banche e firmando l’accordo per l’ingresso di Quattro R, si aprirebbe per Trussardi una fase nuova, con il rilancio del canale di vendita retail (che già quest’anno ha sfiorato una crescita del 18%), nuove aperture in Italia e all’estero (oggi il gruppo è già presente in 47 Paesi con 177 negozi monomarca e oltre 1.500 punti vendita multimarca) e soprattutto una decisa accelerazione sul fronte dell’e-commerce. L’obiettivo è di avanzare soprattutto in mercati ancora in potenziale crescita come la Russia e la Cina.

Nell’ultimo esercizio, quello del 2017, Trussardi aveva chiuso con un fatturato di 154 milioni e un margine operativo lordo vicina al pareggio: le voci più positive hanno riguardato la divisione scarpe (+35% rispetto al 2016) e gli accessori.

Se arriverà il closing, l’intervento di Quattro R, sarà servito anche a scongiurare , l’esodo estero di un altro marchio top della moda made in Italy (l’ultima è stata Versace diventata americana da settembre), nonostante l’interessamento nei mesi scorsi di alcuni gruppi cinesi.

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