Vendite auto, il boom di marzo trainato da elettriche e ibride

IMMATRICOLAZIONI. Una crescita del 37% rispetto al 2022. Offerta più ampia con il miglioramento delle consegne anche se influiscono le Km zero e l’incremento di noleggi.

È boom, finalmente. A marzo le immatricolazioni auto a Bergamo si sono impennate: +37,8% sullo stesso mese del 2022, con un picco del +92,4% per le elettriche e +53,9% per le ibride (Hev). Anche le vetture alimentate a benzina, gasolio e gpl hanno evidenziato una crescita notevole, con i soli cali per le ibride plug-in (quelle con la spina, ma la diminuzione è lieve -7,5%) e le metano (con crollo senza fine, -81%).

Ma niente euforia esagerata, il dato va preso con le molle. «Sulla crescita delle immatricolazioni – dice Paolo Ghinzani, presidente dei Concessionari Ascom Bergamo e direttore di Ghinzani Group - influiscono ancora le autoimmatricolazioni delle concessionarie (le cosiddette Km zero, ndr) e i noleggi. Infatti, il fenomeno dell’autonoleggio prende sempre più quota e sono tanti i rivenditori che stanno offrendo questa opportunità alternativa all’acquisto. C’è ancora molta confusione tra gli utenti, sulla scadenza del 2035 e cosa verrà deciso. Sull’elettrico permangono i problemi del costo elevato d’acquisto, l’autonomia e la ancora limitata presenza delle colonnine di ricarica. Per cui, nell’attesa, la gente preferisce orientarsi verso l’autonoleggio a seconda delle necessità, senza impiegare sostanziose somme di denaro».

Balzo nazionale

Notevole la crescita anche a livello nazionale, +40,8%. Un balzo atteso da anni, spiega una nota dell’Unrae (che rappresenta in Italia le Case automobilistiche estere), imputabile a un miglioramento della situazione delle consegne (legato alla catena di fornitura), anche se si confronta con una perdita di circa il 30% del marzo 2022, quando le immatricolazioni, inficiate dall’attesa degli incentivi, furono molto inferiori. Con l’ultima ratifica del Consiglio Europeo sul divieto di vendita di auto nuove con motori endotermici dal 2035, tranne quelle alimentate a carburanti sintetici (e-fuels), Michele Crisci, presidente di Unrae, auspica che sia concluso il clima di confusione che ha accompagnato il dibattito: «Sulla transizione energetica del settore – afferma – pensiamo che ci sia bisogno di chiarezza e che ritardi, indecisioni e messaggi allarmistici non aiutino gli investimenti delle imprese e i consumatori a fare le loro scelte nel percorso avviato. La riduzione delle emissioni è una precisa indicazione europea e la transizione energetica è un dovere sociale, oltre che una imperdibile opportunità economica verso un grande progresso tecnologico sostenibile».

«Ora – aggiunge – c’è bisogno di lavorare in modo coordinato, con una strategia pragmatica, per raggiungere gli obiettivi di un processo che è già in atto e va governato: l’industria automobilistica è pronta a fare la sua parte e a supportare le istituzioni per raggiungere l’obiettivo Zero emissioni al 2035; ma nel frattempo diventa sempre più ampio il gap che ci separa dagli altri principali mercati europei in termini di diffusione di auto con la spina e, se non ci impegniamo a recuperare velocemente, la nostra industria rischia moltissimo e il nostro mercato il declassamento».

Aumenta anche l’usato: +10%

«La crescita c’è, la produzione è ripartita – dice Loreno Epis, presidente Autosalonisti di Ascom Bergamo e titolare dell’omonima rivendita di Scanzorosciate – però l’incremento fa comunque riferimento ad un mese di marzo 2022 che era stato molto fiacco. Se si fa il confronto con il 2019 siamo ancora sotto. L’usato sta andando bene, con un incremento di circa il 10% sullo stesso periodo dell’anno scorso. È aumentata anche l’offerta di vetture di seconda mano, perché le società di noleggio hanno riavviato il ricambio del parco auto, anche se con un anno di ritardo». La rinnovata proposta di vetture a km zero e l’aumento di offerta di auto usate contribuisce a ridurre il prezzo medio dei mezzi, con valori che nell’ultimo anno si erano gonfiati.

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