Batterie elettriche, il grande mercato

ECONOMIA. In un contesto come l’attuale assillato dall’urgenza climatica e dalla necessità di ridurre le emissioni di gas serra, la transizione verso un sistema energetico sostenibile è diventata un’assoluta priorità.

I Battery energy storage system (Bess) - batterie di accumulo dell’energia - si stanno rapidamente affermando come una soluzione chiave per raggiungere l’obiettivo e superare le sfide dell’integrazione delle energie rinnovabili nella rete elettrica. Nel suo ultimo report sul tema, McKinsey prevede che il mercato globale dei sistemi di stoccaggio di energia a batteria (Bess) raggiungerà i 150 miliardi di dollari entro il 2030, più del doppio rispetto alle dimensioni attuali. L’analisi sottolinea che nel 2022 sono stati investiti più di 5 miliardi di dollari nei Bess, quasi il triplo rispetto all’anno precedente. L’utilizzo delle batterie è essenziale nella transizione dell’economia globale grazie alla loro capacità di mantenere l’equilibrio tra la domanda e l’offerta all’interno del sistema energetico. La chiave risolutiva per la decarbonizzazione del mondo e la lotta al cambiamento climatico consiste nell’elettrificazione alimentata da fonti rinnovabili: maggiore utilizzo di energia solare, eolica, idroelettrica e di altre tecnologie a bassa emissione di carbonio.

Il contributo fornito dalle batterie allo sviluppo delle energie rinnovabili è particolarmente importante in quanto l’energia solare e quella eolica rappresentano ancora fonti di energia variabile in grado di generare quantità mutevoli di energia. Quando non c’è vento o non c’è il sole le batterie possono immagazzinare l’energia raccolta in precedenza e utilizzarla in modo economico. Da questo punto di vista quindi l’utilizzo delle batterie riveste un’importanza strategica rispetto alla quale si riscontra un ampio consenso. Ad oggi i due materiali più utilizzati per produrre batterie sono il litio e il cobalto. Entrambi, soprattutto il cobalto, producono gas tossici che possono inquinare sia l’ambiente circostante alla loro estrazione, sia l’aria per spazi abbastanza estesi. L’inquinamento maggiore di cobalto si registra in Congo, dove se ne estrae l’80%. Tale situazione sta alimentando la ricerca di materiali alternativi, meno inquinanti, tra i quali in particolare il manganese.

Va inoltre considerato che i problemi legati all’utilizzo delle batterie non riguardano solo la loro produzione, ma anche il conseguente smaltimento. Allo stato, la soluzione più diffusa consiste nel far sì che una volta esaurite possano diventare accumulatori di energia. Un’esperienza importante in questo campo è quella posta in essere in Italia da EnelX - società del Gruppo Enel che opera nell’ambito della fornitura energetica - che ha previsto l’utilizzo di batterie esaurite per accumulare l’energia di un impianto fotovoltaico che alimenta l’aeroporto di Roma Fiumicino.

Tenuto conto dei tanti aspetti ancora problematici legati all’utilizzo delle batterie, non tutti gli esperti hanno approvato la decisione dell’Ue di puntare tutto sulle auto elettriche. In particolare, Tommaso Lucchini, professore del dipartimento di energia del Politecnico di Milano, suggerisce un approccio multi-tecnologico sottolineando che «la comunità scientifica ha pubblicato diverse lettere per esprimere perplessità sulla scelta strategica di puntare su una sola tecnologia». Aggiunge che «la svolta di Bruxelles rischia di bloccare le ricerche su due altre soluzioni promettenti, i biocarburanti e i carburanti sintetici. I primi si ottengono da scarti vegetali e rifiuti, mentre i secondi provengono da idrogeno pulito e CO2 sequestrata all’atmosfera». Precisa ancora Lucchini: «Questi tipi di carburanti consentirebbero la decarbonizzazione progressiva del parco circolante, la possibilità di mantenere le tecnologie attuali e sfruttare la rete di rifornimento già esistente».

A fronte dei tanti problemi ancora da risolvere le ricerche in atto sono promettenti, ma stanno solo muovendo i primi pur apprezzabili passi. Nel frattempo, le batterie, come testimoniano i dati di mercato, mantengono un ruolo fondamentale nel processo di transizione verso le energie rinnovabili.

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