Conte bersaglio
di Ghino di Tacco

L’apertura di Bruxelles ad una revisione del Patto di Stabilità (quello che Romano Prodi definì «stupido») dovrebbe dare ossigeno al governo di un Paese oberato dal debito pubblico e dalle spese per interessi che si portano via gran parte delle risorse altrimenti destinabili agli investimenti infrastrutturali. E invece il governo Conte bis, a colore giallo-rosso, stenta persino a commentare le parole del commissario all’Economia Paolo Gentiloni.

E questo per la ragione che Palazzo Chigi è in una fase in cui le difficoltà tra i partiti stanno progressivamente immobilizzando la sua azione. Basta guardare ciò che sta accadendo sul problema della riforma della prescrizione che ha trovato in Matteo Renzi l’ostacolo più intransigente. Che però si sta scontrando con un’altra intransigenza, quella dei grillini che sul punto non vogliono perdere la faccia. Già si sente da lontano la voce dell’ex leader Di Maio: «Vogliono cancellare le nostre leggi», e il M5S si prepara ad una guerra di trincea.

© RIPRODUZIONE RISERVATA