Economia sommersa
Il governo risponda
Fra i vari problemi aperti dal lockdown è infatti emerso, in tutta la sua tragica dimensione, anche quello delle estreme condizioni di povertà di oltre tre milioni di cittadini impiegati nell’ambito dell’economia sommersa e illegale. Queste attività - che rappresentano uno dei più grandi problemi che il nostro Paese si trascina da decenni - hanno subito un fermo quasi totale, facendo temere gravi conseguenze per la stessa tenuta sociale e per l’ordine pubblico. Secondo una recente indagine dell’Eurispes, il sommerso ammonterebbe a circa 540 miliardi di euro pari al 35% del Pil, ben maggiore di quello stimato dall’Istat (13% del PIL pari a 240 miliardi).
All’economia sommersa si aggiunge quella criminale stimata in 250 miliardi che in buona parte si riversa sull’economia ufficiale attraverso il riciclaggio. Fortunatamente, le situazioni più critiche sono state superate fin dai primi giorni di marzo con la distribuzione di beni di prima necessità da parte della Protezione civile, di tutte le Caritas presenti sul territorio nazionale e di molti Comuni, Province e Regioni, anche grazie al supporto di un gran numero di meravigliosi volontari.
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