Ex Ilva, dura prova
per l’alleanza Pd-M5S
È pur vero che al tavolo col presidente del Consiglio e i suoi ministri, i due capi della famiglia Mittal hanno ribadito tutte le loro richieste, e anzi le hanno allargate: hanno chiesto non solo lo scudo penale prima ammesso e poi tolto dall’autorità italiana ma anche una ridiscussione del contratto adeguandolo alla attuale situazione del mercato dell’acciaio, tutt’altro che florida, e quindi con una previsione inferiore della capacità produttiva e conseguentemente del perimetro occupazionale. Non solo, Mittal non accetta i tempi di estrema urgenza con cui la magistratura ha chiesto l’adeguamento di un altoforno, pena il sequestro del medesimo, e dunque chiede norme adeguate anche per saltare questo ostacolo.
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