Futuro dei giovani
Un macigno le crisi
Di certo da questa epoca luttuosa dovremo uscire riscoprendo il valore dell’umiltà. Nessuno si fa da sé. Molto dipende dagli incontri cammin facendo e dalle circostanze favorevoli o meno. Nascere in una provincia florida, costruita da quegli anziani che sono stati le principali vittime del virus, offre più opportunità che venire al mondo in luoghi poveri e sperduti. Il cantautore Francesco De Gregori in un’intervista ha riconosciuto con modestia che se fosse nato e cresciuto in un paese dell’entroterra laziale invece che a Roma, non sarebbe l’artista affermato che è: le città, e soprattutto le capitali, offrono luoghi di formazione, di incontro e ribalte introvabili nei centri piccoli.
Ma anche l’epoca nella quale si vive fa la differenza. C’è una generazione di giovani (in particolare gli attuali trentenni) che paga, in termini di possibilità lavorative e di affermazione, l’aver incrociato due crisi gravi: quella finanziaria del 2008 e quella sanitaria in corso che avrà ricadute economiche e occupazionali gravissime, con la probabile serrata di imprese, attività di servizi e commerciali. Ad oggi si calcola che siano 10 milioni i nostri connazionali a rischio povertà per via del Covid-19, avendo perso il reddito.
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