Libia, passi avanti
Lezione per noi
L’impotenza delle Nazioni Unite, l’irresolutezza dell’Europa, i trucchetti di qualche Paese (per esempio la Francia, più ricca di ambizione che di intelligenza strategica) e la debolezza di altri (per esempio l’Italia, che non ha la decisione e nemmeno la cultura per tuffarsi in prima persona in crisi come questa) hanno consentito alla situazione sul campo di degenerare e a protagonisti indesiderati di inserirsi fin quasi a farla da padroni. Mentre al governo tripolino di Al Sarraj, l’unico legittimo secondo la comunità internazionale, venivano fornite solo caterve di parole, il generale golpista Haftar prendeva il controllo di gran parte della Libia, fino a minacciare le esportazioni di petrolio da cui dipende la sopravvivenza del Paese.
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