
L'Editoriale
Mercoledì 27 Luglio 2022
Non solo gas, l’Europa solidale sia concreta
E così si va al razionamento. I Paesi dell’Unione Europea si sono impegnati a ridurre i consumi del 15% per ribattere alla riduzione delle forniture decisa dalla russa Gazprom, che al posto dei 167 milioni di metri cubi giornalieri da oggi ne immette nel gasdotto Nord Stream solo 33 milioni. I 27 ministri dell’Energia hanno trovato all’ultimo un accordo inseguito a lungo e comunque complicato da realizzare, perché prevede clausole e compensazioni che dovrebbero mettere tutti i Paesi Ue, che hanno esigenze assai diverse, in condizioni di parità di fronte alla crisi.
Il vero spauracchio, da molti ormai temuto, è l’interruzione totale delle forniture dalla Russia. Tant’è vero che a sovrintendere alla realizzazione concreta dell’accordo viene chiamato il Consiglio Europeo, formato dai presidenti e capi di Governo e dal presidente della Commissione Europea (Von der Leyen), ovvero il massimo organo politico dell’Unione.
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