Addio Carmine, dieci anni fa lo schianto
«Storia di amore e affetto, non soffrirà più»

All’epoca dell’incidente in moto a Seriate aveva 15 anni. Era rimasto in stato vegetativo nonostante costose cure anche all’estero. Sabato 2 marzo i funerali nella parrocchiale.

Se n’è volato in cielo Carmine Testa. A distanza di 10 anni dal tremendo incidente stradale che aveva spento la sua presenza viva e gioiosa, ma non la speranza e la tenacia di mamma Tiziana e papà Roberto, in questi giorni la situazione è precipitata: il giovane, che aveva 25 anni, è morto giovedì 28 febbraio circondato dall’affetto dei suoi cari.

Carmine aveva solo 15 anni quando, nel 2009, in sella al suo motorino tamponò un mezzo della nettezza urbana in località Bù, a Seriate. La rovinosa caduta sull’asfalto a qualche metro di distanza causò seri danni dai quali non si riprese nonostante la corsa disperata in ospedale e un delicato intervento chirurgico per ridurre le conseguenze dei numerosi traumi riportati.

In questi dieci anni i genitori hanno tento di tutto per far recuperare Carmine, che purtroppo è rimasto in stato vegetativo nella sua casa di via Sicilia, a Brusaporto. Lotterie, raccolte fondi, esami e terapie specialistiche impegnative, onerose e lontane, ma che si sperava potessero portare benefici al quadro clinico. Tanto erano serie le condizioni di Carmine, tanto erano grandi la forza di volontà e le speranze dei genitori Tiziana e Roberto, che ora sono distrutti dal dolore. Il ragazzo era stato anche sottoposto a cure speciali in Austria e per il pagamento delle spese ne era seguita una battaglia legale con l’Asl poi vinta dalla famiglia Testa.

«Ce lo aspettavamo – racconta la mamma – ma non così presto». «Se ne è andato – racconta papà Roberto –, ma mi piace pensare che dove è adesso non soffra più. Sarà sempre con noi, in un modo diverso, ma sempre con noi. Qui abbiamo tentato l’impossibile, anche se non c’erano grossi margini di miglioramento: ha vissuto tranquillamente, circondato dall’affetto di tante persone, le stesse che in queste ore gli stanno portando l’ultimo saluto. La speranza non ci ha mai abbandonato e non ci siamo abbattuti nemmeno quando, un annetto fa, ha avuto un aggravamento: problemi respiratori che sono stati tamponati con un ricovero in ospedale di qualche giorno. I medici sono riusciti a stabilizzarlo, ma il messaggio era chiaro: Carmine era stanco, non sapevamo cosa fare, allungava le mani e cercava di aggrapparsi a noi quasi come a volersi alzare dal letto, era rassegnato e stanco, e voleva andarsene. Quest’ultima settimana è stata devastante e l’altra notte è riuscito a volare via: possiamo solo dire che la sua è stata una storia di dieci anni di grande amore e affetto».

Carmine lascia la mamma Tiziana, il papà Roberto, il fratello Alex e la sorella Ylenia. Questa sera alle 20,30 si terrà una veglia di preghiera. I funerali si terranno domani alle 15 partendo in corteo a piedi da via Sicilia 8 per la parrocchiale di Brusaporto. Anziché portare fiori, i genitori invitano a effettuare donazioni all’Associazione italiana glicogenosi onlus di via Roma ad Assago (Milano).

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