Almè piange Cesare Cornago, «Ol Cea»: lo storico gelataio aveva 91 anni

Il ricordo. Molto conosciuto non solo in paese, nei mesi invernali faceva lo «stràsér». È morto nel giorno del funerale del fratello Giuseppe.

Gelataio d’estate e straccivendolo in inverno. Cesare Cornago, 91 anni, conosciuto da tutti come «Ol Cea», ma anche con il soprannome di Ciaino, è mancato nel pomeriggio di martedì, proprio nel giorno dell’ultimo saluto al fratello Giuseppe. Con lui se ne va un pezzo di storia di Almè e dell’hinterland bergamasco, dove Cesare era «famoso» perché raggiungeva piazze e cortili per vendere coni di gelato a bordo del suo motocarro Guzzi, dotato di cella frigorifera e tappezzato con le pubblicità dei marchi di gelato più noti. Uomo grintoso, socievole e con la battuta sempre pronta, «Ol Cea» aveva una duplice attività, era «stràsér e gélatér». Piccoli e grandi lo conoscevano soprattutto per l’attività «estiva» di gelataio, ereditata dal nonno Augusto, trasmessa prima al figlio Romano e poi ai nipoti Andrea e Denis che oggi portano avanti la tradizione di famiglia con la gelateria CeaGel situata nel cuore di Almè, in piazza Lemine.

Alcuni ragazzi di allora ricordano ancora oggi che «con cinque lire si poteva comprare il limoncino, il mottarello o il regale “pòlo”, l’odierno ghiacciolo fatto a tronco di cono, in vari gusti, che il Ciaino estraeva dai coperchi in alluminio sulla parte superiore della cella frigorifera». In autunno, ai primi freddi, si dedicava ai mucchi di ferro, alluminio, piombo, latta, rame e zinco e carta. «Una persona socievole e molto legata alla sua grande famiglia - ricorda la nuora Cosetta -. Era solito raccontare storie della sua infanzia e delle difficoltà dei suoi genitori nel crescere lui e i nove fratelli. Erano poveri ma molto uniti e riuscivano a divertirsi con poco. Era molto orgoglioso di suo nipote Luciano che è stato sindaco di Almè e scherzosamente ricordava sempre che «i Cornago son sempre i numeri uno».

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