Arriva il ponte in ferro per pedalare sul Serio

La struttura sostituirà quella in legno tra Vertova e Casnigo. Un intervento da 250mila euro promosso dalla Comunità montana.

Ridare un volto nuovo alla pista ciclopedonale della Valle Seriana entro la primavera. È questa la missione della Comunità montana Valle Seriana, sollecitata in estate dalle prese di posizione di Aribi e dalle proteste dei cicloturisti, e pronta a far partire i lavori per un’altra opera attesa che finalmente è stata appaltata: entro la fine dell’anno prenderanno il via i lavori per la sostituzione del vecchio ponte in legno che collega Vertova e Casnigo sul fiume Serio. I lavori sono stati finalmente appaltati: l’opera sarà in ferro e per la sua realizzazione saranno investiti 250mila euro. «Lo diciamo chiaro, il nostro obiettivo è quello di riaprire l’intera pista ciclopedonale della Valle Seriana entro la primavera del 2022, risolvendo tutti i nodi critici che si sono presentati nell’ultimo anno – spiega l’assessore ai Lavori pubblici della Comunità montana Francesco Cornolti -. Oltre ad aver risolto la questione tra Vertova e Casnigo, abbiamo incontrato nei giorni scorsi il sindaco di Albino, e abbiamo stabilito come intervenire sui ponticelli chiusi dallo scorso giugno nel suo territorio. La sostituzione dei due ponti sarà sui 150mila euro: al loro posto sorgeranno due strutture in ferro, le cui sponde saranno realizzate con un grigliato che permetterà di vedere il fiume. Stiamo dando una forma nuova alla pista e ai suoi ponti, per inserirsi nel contesto ambientale con il minor impatto possibile».

La storia recente della pista della Valle Seriana parla di tante chiusure, frutto da un lato di mancata manutenzione, ma anche favorita dalla scelta di affidarsi a strutture completamente in legno.

Si partì con la chiusura dei ponti di Fiorano e di quello tra Cene e Gazzaniga nell’autunno del 2018: i primi due ponti, decisamente più corti di quello a più a sud, furono sostituiti l’anno seguente, mentre quello tra Cene e Gazzaniga è stato posizionato solo pochi giorni fa. L’opera è costata 400mila euro, grazie all’intervento della Regione, dei due paesi e della stessa Comunità e si resta in attesa della sua messa in sicurezza, della posa di nuove barriere in corten e del collaudo finale per poterlo aprire al pubblico. Nel dicembre 2020 è stato chiuso anche quello tra Vertova e Fiorano, mentre nell’estate scorsa toccò ai due ponti di Albino, senza dimenticare la frana sotto la Parrocchiale di Cene, risolta dall’amministrazione locale alla fine dell’estate. Il prossimo passo, già iniziato, sarà quello di dare alla pista un nuovo volto, lavorando alla manutenzione generale. «Sono partiti i lavori per 130mila euro per la sistemazione del verde, delle piante e delle siepi in generale – conclude Cornolti -: abbiamo iniziato da Valbondione e in 45 giorni scenderemo fino a Ranica, con un intervento ora e un altro a primavera inoltrata per permettere alla pista di essere completamente aperta e fruibile per la bella stagione».

© RIPRODUZIONE RISERVATA