Corsa ai test: code nelle farmacie e nei punti tampone a Dalmine, Treviglio e Bergamo

L’escalation di casi anche in Bergamasca mette a dura prova i Centri tamponi e anche le farmacie durante le festività. L’Asst Bergamo ovest: «Abbiamo aumentato il personale infermieristico, tanti accessi anche dall’area milanese e dalla città di Bergamo». Coda anche al Matteo Rota di Bergamo, potenziato il personale amministrativo dedicato alla presa in carico delle persone in coda.

L’escalation è stata frenata solo dalle ferie dei laboratori. Dopo tre giorni consecutivi di record di nuovo contagi, sia a livello regionale sia su scala locale, il bollettino di domenica 26 dicembre ha segnato un arretramento dei valori assoluti. Ma è «semplicemente» perché ieri i test analizzati sono stati pochi.

La catena dei numeri va così letta con respiro più ampio, partendo dal dato provinciale. Giovedì 23 dicembre la Bergamasca ha registrato 833 nuovi casi, venerdì si è saliti a 993, il giorno di Natale addirittura a 1.231: mai, da inizio emergenza, si era sfondato il muro dei mille casi giornalieri. La tendenza è stata analoga guardando al totale dei contagi lombardi: 12.913 giovedì, 16.044 venerdì, 17.332 a Natale. Dopo che tra giovedì e Natale la Lombardia aveva analizzato oltre 200mila tamponi al giorno, ieri i laboratori regionali hanno refertato «solo» 34.639 test: ne consegue che i nuovi contagi lombardi sono stati «solo» 4.581, di cui 441 in Bergamasca; il tasso di positività schizza però al 13,2% (dal 16 marzo era sotto il 10%). La sintesi è comunque impressionate: tra il 23 e ieri, la Lombardia ha registrato 50.870 nuovi casi, di questi 3.498 in Bergamasca.

Nella mattinata di lunedì 27 dicembre però l’attività di tracciamento è ripresa a pieno regime e ha messo a dura prova il Centro «drive - through» per i tamponi di Dalmine dove è possibile effettuare un tampone molecolare gratuito senza scendere dall’auto . Il servizio dell’Asst Bergamo Ovest, allestito nel parcheggio di via Tofane delle piscine di Dalmine, anche nella mattinata di lunedì 27 dicembre è stato messo fortemente sotto pressione, questa volta non tanto per i tamponi prescritti dalla cosiddetta «Linea scuola» quanto piuttosto dai tamponi prenotati direttamente dai medici di base e pediatri per pazienti sintomatici oppure per i pazienti chiamati da Ats/Asst per negativizzazione.

Nella mattinata di lunedì sono state segnalate code anche di un chilometro per le auto che transitano in viale Locatelli, la principale via del paese: la Polizia locale di Dalmine ancora una volta, come già accaduto nelle settimane scorse, ha cercato di regolare il traffico e la situazione di sovraffollamento automobilistico.

«Così come successo giovedì e venerdì scorso, anche oggi si stanno verificando maxi afflussi ai «drive through» di Dalmine e Treviglio, afferenti all’Asst Bergamo Ovest – spiega l’azienda ospedaliera in una nota –. La cosa non ha colto impreparata l’organizzazione dell’Asst che aveva già aumentato il numero di infermieri presenti, fino a sei . Nonostante l’incremento di personale si sono create code dovute anche all’accesso a Treviglio di cittadini dal milanese e dal cremasco, e su Dalmine da Bergamo città, tutte zone non afferenti all’Asst Bergamo Ovest. Ringraziamo per il supporto logistico i volontari, il comando dei Carabinieri di Dalmine e Treviglio e la Polizia locale delle due città, che ci stanno supportando in questa nuova fase di picco d’utenza. Il maxi afflusso si ripercuote altresì, come già comunicato nei giorni pre natalizi, sulla fase analitica, con ritardi nella refertazione in quanto gli strumenti a disposizione dell’Asst, che lavorano h24, non sono sufficienti a coprire nella tempistica ordinaria (48h) la fase di refertazione. Si prega la popolazione di presentarsi solo a fronte di invio giustificato (invio da medici di medicina generale, pediatra, Ats o comunità scolastica) ».

Intanto proseguono le code per i tamponi a pagamento nelle farmacie: sempre nelle farmacie di città e provincia sono in esaurimento i test come pure le mascherine Ffp2 . Alcune farmacie che ne sono state rifornite, purtroppo, hanno aumentato però i prezzi, in alcuni casi facendo pagare un tampone rapido anche 18 euro (contro la media di 5.90 euro delle settimane precedenti).

Anche al Matteo Rota di Bergamo, dove c’è il punto tamponi gestito dall’Asst Papa Giovanni XXIII, gli accessi hanno registrato code di oltre tre ore. La direzione dell’ospedale Papa Giovanni nel pomeriggio ha potenziato il personale amministrativo dedicato alla presa in carico dell’utenza in coda. Anche in questo caso la raccomandazione è di recarsi a fare il tampone solo se mandati dal proprio medico, per la scuola o per problematiche collegate direttamente ai ricoveri.

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