Da Orio si vola a Dubai. E per l’ampliamento lavori entro fine anno

Aeroporto . Un ponte per l’Oriente: con Flydubai 5 collegamenti a settimana e dal 18 aprile uno al giorno. Nuovi spazi e servizi nella parte est pronti per il 2025.

Un ponte verso l’Oriente, dalla pista di Orio al Serio allo scalo di Dubai e, di rimbalzo, verso altre 300 destinazioni. Flydubai è atterrata al Caravaggio con 5 voli settimanali, che dal 18 aprile diventeranno uno al giorno e che potrebbero raddoppiare, forse già da fine 2023.

Un legame a doppio filo con uno degli aeroporti più trafficati al mondo che aprirà la strada verso gli Emirati a decine di migliaia di passeggeri italiani, e che ne porterà altrettanti nel nostro Paese. Una nuova partnership nell’anno in cui – è stato confermato anche ieri all’hotel Life Source nel corso della presentazione del collegamento – prenderanno il via anche i lavori per l’ulteriore ampliamento ad est dell’aerostazione, che saranno completati entro il 2025 (circa un anno prima dell’entrata in funzione del collegamento ferroviario con la stazione di Bergamo).

Il nuovo volo per Dubai porta la 23ª compagnia aerea allo scalo di Orio: «Un collegamento importante – ha detto il presidente di Sacbo Giovanni Sanga – per la sua capacità attrattiva, sia dal punto vista turistico che delle attività di business. Stiamo parlando di una nuova partnership che farà crescere ulteriormente lo “standing” del nostro aeroporto, aprendo lo sguardo ad altri collegamenti con tutto il mondo».

Il Caravaggio è il primo aeroporto del Nord Italia in cui atterra Flydubai, dopo Napoli, Catania e Pisa (presto sarà attivato un collegamento anche da Cagliari). Convenienti le tariffe, rispetto ai voli della concorrenza, ma guai a chiamarla low-cost: da 500 euro andata e ritorno nella classe economica e da 3.000 euro in business (servizi compresi). «È una nuova proiezione che si apre per il nostro scalo – ha detto il sindaco Giorgio Gori –. Significa aprire le porte dell’Oriente ai bergamaschi e a coloro che hanno fatto del nostro aeroporto di Orio un punto di riferimento, ma abbiamo anche la possibilità di portare in città tanti nuovi turisti dall’Oriente».

I voli sono operati da una flotta di 76 Boeing 737 di ultima generazione da 166 posti, con una potenzialità di 60mila passeggeri all’anno, che potrebbero raddoppiare quando sarà attivato il secondo volo giornaliero, annunciato a sorpresa

I voli sono operati da una flotta di 76 Boeing 737 di ultima generazione da 166 posti, con una potenzialità di 60mila passeggeri all’anno, che potrebbero raddoppiare quando sarà attivato il secondo volo giornaliero, annunciato a sorpresa dall’amministratore delegato della compagnia Ghaith Al Ghaith: «Ciò testimonia il forte potenziale di traffico che esiste tra Dubai e il Nord Italia – ha detto –, una zona attrattiva e con un’ampia offerta culturale».

Nel 2023 saliranno a 142 le destinazioni collegate ad Orio: «Negli ultimi mesi abbiamo lavorato per spingere verso la diversificazione, guardando di più ad Est per raggiungere mercati importanti e in crescita come quello degli Emirati – ha detto Emilio Bellingardi, direttore generale di Sacbo –. Anche grazie a questo collegamento stiamo passando da un aeroporto turistico a uno scalo sempre più frequentato da chi viaggia per affari».

Cambia il profilo dei passeggeri e si modificano anche le esigenze: tanti servizi - hanno ricordato il presidente Sanga e Bellingardi - sono già stati ampliati: altri lo saranno nei prossimi anni, proprio grazie al piano di estensione ad est dello scalo (il terzo negli ultimi 5 anni) che prevederà l’apertura di altri 2 gates per le destinazioni extra Schengen, 23 nuovi banchi check-in al pianterreno, un ulteriore nastro portabagagli e 14 postazioni per i controlli ai raggi X al primo piano. Si tratta di un ampliamento di 14.600 metri quadri disposti su due piani nella parte più a est dell’aerostazione, verso la torre di controllo. Al piano terra ne verranno realizzati 3.700 al chiuso e 3.600 all’aperto, mentre al primo piano 7.300 tutti al chiuso: 5.900 per l’area Schengen e i restanti per l’extra Schengen.

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