I dipendenti devolvono i bonus al collega con la casa incendiata

Azzano San Paolo. Il gesto di solidarietà alla C.G.M. Bettoni Group. Si tratta degli incentivi di fine anno. L’azienda: proposta accolta con favore.

Bell’esempio di solidarietà dei dipendenti della C.G.M. Bettoni Group, che hanno deciso di devolvere i bonus economici che sarebbero spettati loro a fine anno a un collega per la ristrutturazione della sua casa, distrutta da un incendio lo scorso 29 ottobre a Dalmine. Il legale rappresentante della società di Azzano, Marco Giuliani, spiega che «come tante altre realtà in questo periodo, anche la nostra azienda aveva in programma una forma di riconoscimento economico per dare un aiuto ai nostri dipendenti, viste le particolari condizioni di difficoltà in cui ci troviamo». Ma nel pomeriggio di sabato 29 ottobre, poco prima delle 16, un rogo parte dalla cucina di un appartamento condominiale in via Guzzaniga 6 a Dalmine. Il 42enne che si trovava in casa è un tecnico della Bettoni Group, con moglie e tre figli a carico.

I dipendenti su proposta dell’azienda hanno deciso di devolvere i bonus economici che gli sarebbero spettati a fine anno a un collega per ristrutturare la casa, distrutta da un incendio lo scorso 29 ottobre a Dalmine

Continua Giuliani: «Allora, dopo un rapido consulto con i soci dell’azienda, abbiamo proposto ai dipendenti di devolvere l’intera somma che avevamo deciso di versare a tutti loro a fine anno come aiuto economico per fronteggiare la crisi che stiamo vivendo. Hanno accettato subito». E conclude: «Noi soci siamo particolarmente contenti del fatto che i nostri dipendenti abbiano subito reagito con spirito collaborativo. Si sono messi in gioco e hanno devoluto tutto al collega in difficoltà, non solo economica, ma anche sociale, per il disagio del trasferimento».

Il bilocale in cui alloggiava l’uomo con la famiglia ha subito gravi danni, per decine di migliaia di euro. L’appartamento è stato bonificato e ora si stanno rifacendo tutti gli impianti. Inutile dire che anche degli arredi e dei vestiari non si è salvato nulla. Il tecnico della ditta - che si occupa di gestione e installazione di impianti tecnologici e tra pochi mesi festeggerà 60 anni di presenza sul territorio bergamasco - ha trovato ospitalità dai genitori, insieme a una figlia. Mentre le altre due figlie, con la madre, si sono trasferite dai nonni materni. Potranno rientrare nella loro casa presumibilmente a febbraio.

Il bilocale in cui alloggiava l’uomo con la famiglia (moglie e tre figlie) ha subito gravi danni, per decine di migliaia di euro

Il bilancio dell’incendio sviluppatosi a fine ottobre ha riportato anche un altro appartamento inagibile per una sola notte e due intossicati, trasportati in ambulanza al Policlinico San Marco di Zingonia per accertamenti. Nulla di grave, anche per l’uomo, trasportato invece all’ospedale Papa Giovanni XIII, che un paio d’ore dopo l’incendio era già ritornato di fronte al suo appartamento con solo i polsi fasciati per ustioni lievi ma visibilmente sotto-shock. In totale, i Vigili del fuoco del distaccamento di Dalmine e della centrale di Bergamo, insieme ai volontari di Madone, allertati da un residente che aveva visto del fumo e giunti per i soccorsi, avevano evacuato 14 persone (10 famiglie). L’intervento, durato circa due ore, ha previsto anche lo spegnimento del rogo, la messa in sicurezza dello stabile e la bonifica dell’area interessata dal fuoco e dalle fiamme. Il fatto è accaduto per cause accidentali, mentre l’inquilino del piano terra stava cucinando, e ha compromesso l’intero appartamento con danni strutturali.

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