
(Foto di Bedolis)
LA SVOLTA. L’Europa è pronta a dare l’ok ai macchinari di nuova generazione per i controlli. Sacbo ha investito 14 milioni per l’acquisto. Sanga: «Pronti per novembre».
Addio alle bottiglie d’acqua bevute tutte d’un sorso prima di sottoporsi ai controlli della sicurezza o ai cosmetici buttati all’ultimo minuto. Bevande, shampoo, creme e profumi torneranno presto a «volare» liberamente nei bagagli a mano dei passeggeri, senza più il famigerato vincolo dei 100 millilitri.
L’Europa si appresta a dare il via libera all’uso esteso dei nuovi scanner 3D, capaci di rilevare automaticamente sostanze pericolose senza bisogno di estrarre i liquidi dal trolley e separarli. È atteso a stretto giro l’ok della Conferenza europea dell’aviazione civile (Ecac) all’algoritmo aggiornato degli apparecchi scanner Hi-Scan 6040 CTiX della Smiths Detection. La misura - già sperimentata in passato ma sospesa per ulteriori test - entrerà in vigore negli aeroporti dotati della tecnologia approvata, tra cui lo scalo bergamasco di Orio al Serio.
«Pur non sapendo ancora con esattezza la data del cambio di procedura, ci stiamo preparando da tempo in questa direzione - commenta Giovanni Sanga, presidente di Sacbo, la società che gestisce l’aeroporto di Orio al Serio -. A dicembre abbiamo indetto una gara europea del valore di 14 milioni di euro per l’acquisizione di queste macchine di nuova generazione per il controllo radiogeno dei bagagli a mano. Stiamo installando le apparecchiature. Saremo pronti nei prossimi mesi, da novembre, con l’apertura del nuovo terminal».
L’intenzione dell’Ue, come reso noto ieri, è che «la nuova misura possa iniziare ad applicarsi a breve».In Italia, assicura il presidente dell’Enac (Ente nazionale per l’aviazione civile) Pierluigi Di Palma, «gli aeroporti più importanti hanno già questa dotazione, quindi la maggior parte del traffico sarà incanalata in garanzie di sicurezza che eviteranno perdite di tempo. C’è comunque necessità di un investimento che un po’ alla volta si sta facendo. Da un punto di vista tecnico sembra tutto in ordine - commenta il presidente -. Gli algoritmi ci permettono di verificare le bottiglie e i liquidi in modo da garantire al massimo la sicurezza».
«Dal 2000 il nostro aeroporto adotta questo tipo di sistema per i bagagli da stiva, da novembre incrementeremo il livello di sicurezza anche per i bagagli a mano»
L’abolizione del limite di 100ml per i liquidi nei bagagli a mano è considerata come il ritorno a quella leggerezza di viaggio perduta dopo l’11 settembre 2001, visto che ancora oggi le procedure di controllo negli aeroporti continuano a risentire delle implicazioni dell’attentato alle Torri Gemelle di New York. A consentire l’imminente svolta sono appunto gli scanner di ultima generazione che entreranno in funzione anche a Bergamo: «Le nuove macchine riconoscono immediatamente gli esplosivi, scattando delle immagini tridimensionali e ad alta dimensione del bagaglio, permettendo così non solo di non dover più tirare fuori i dispositivi elettronici dal bagaglio, ma anche di poter superare il limite dei 100 millilitri per i liquidi da portare a bordo - riferisce Ettore Pizzaballa, responsabile dei Sistemi informativi dell’aeroporto di Orio -. Dal 2000 il nostro aeroporto adotta questo tipo di sistema per i bagagli da stiva, da novembre incrementeremo il livello di sicurezza anche per i bagagli a mano, velocizzando ed efficientando l’esperienza di viaggio dei passeggeri. Il flusso di viaggiatori sarà più fluido, le nuove apparecchiature permetteranno di ridurre le code. Una novità che dimostra come l’innovazione digitale possa contribuire concretamente alla sicurezza».
Nel frattempo, il Codacons ha subito acceso i riflettori sul possibile effetto boomerang sui consumatori. «Non tutti gli scali sono ancora attrezzati con i nuovi scanner - avverte l’associazione a tutela dei diritti di utenti e consumatori -. Ciò introduce delle nuove criticità che possono creare confusione tra i passeggeri, indurre in errore i viaggiatori e determinare nuovi costi in capo agli utenti: il rischio ad esempio è quello di partire da uno scalo che consente di portare con se liquidi sopra i 100 ml, ma di tornare o transitare da un aeroporto dove non è consentito trasportarli nel bagaglio a mano, con conseguente necessità di imbarcare il trolley o abbandonare ai controlli creme, profumi, vini e altri prodotti sopra i 100 ml».Per superare tale criticità, il Codacons chiede di «adottare misure di sicurezza identiche in tutti gli aeroporti europei, creando regole uniformi in tutto il territorio Ue ed evitare difformità che possono arrecare un danno ai passeggeri».
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