
(Foto di Yuri Colleoni)
IL FUNERALE. Ultimo saluto al 53enne, tragicamente scomparso sabato scorso durante un’escursione in montagna.
Stezzano
Nel pomeriggio di mercoledì 13 agosto, la chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista a Stezzano era gremita per l’ultimo saluto a Fabio Pilenga, 53 anni , tragicamente scomparso sabato scorso durante un’escursione in montagna.
Un silenzio composto e carico di emozione ha accompagnato l’intera funzione religiosa, celebrata davanti a una folla di amici, parenti, conoscenti e colleghi di lavoro. In prima fila la moglie Federica e le due figlie adolescenti, visibilmente provate, insieme alla mamma Piera. Presenti anche i dipendenti della sua azienda siderurgica di Zingonia, che Fabio aveva ereditato e guidato con dedizione, portandone avanti una storia lunga 50 anni.
Persona riservata, Fabio Pilenga vedeva nella montagna la sua vita: le discese sulle piste da sci d’inverno, le camminate e i le escursioni ai rifugi d’estate. Da poco aveva acquistato una piccola casa in valle, punto di partenza ideale per escursioni e giornate sulla neve. Fabio Pilenga lascia la moglie Federica, due figlie e la madre Piera.
«Quello che doveva essere un momento sereno- ha detto don Franco, parroco di Calvenzano e amico di famiglia, nell’omelia -,tra le sue montagne, si è trasformato in un momento indimenticabile, terribile: un incidente. Un sasso, un grido e poi il buio. Fabio se ne è andato troppo velocemente. Una vita a cercare di staccare dalla frenesia del lavoro, tra le montagne che tanto amava. Ci chiediamo se un’età e un modo giusto per morire».
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