Un supermercato a Torre Boldone, l’idea divide. Il sindaco: «Un’opportunità»

Avviato l’iter. Depositato il progetto esecutivo in un’area verde per metà comunale e per il restante di un privato. Marcelli: più problemi che vantaggi. Macario: un’opportunità.

«Avremmo voluto essere coinvolti in merito alla decisione da prendere, non quando i giochi ormai sono fatti». Così sintetizza la sua delusione Carlo Marcelli, capogruppo della lista di minoranza «Abitare Torre Boldone», in merito al mancato coinvolgimento sull’opportunità, o meno, di dare il via alla costruzione di un nuovo supermercato nel terreno che si estende tra via Palazzolo ed il Palazzetto dello Sport (zona Poste). «La notizia ci è stata data in coda all’ultimo consiglio comunale, quando la maggioranza ci ha messo al corrente che era stato depositato all’ufficio tecnico il relativo progetto esecutivo - racconta Marcelli -. Siamo al fatto compiuto. In sostanza, su un terreno che ad oggi è caratterizzato da una dicotomia pubblico– privato (circa metà dello spazio è di proprietà comunale), il proprietario privato ha richiesto di poter edificare un capannone di circa 2mila mq con relativo ampio parcheggio, adibito a supermercato».

A margine del Consiglio dunque la minoranza rappresentata da Marcelli ha avuto la possibilità di visualizzare il progetto: «Avrà un impatto sostanziale in una zona cruciale del territorio, sia da un punto di vista viabilistico che ambientale». «Non appena il progetto è stato protocollato abbiamo subito voluto condividerlo - replica in modo deciso il sindaco Macario -. Condividerlo voleva dire discutere insieme quali potevano essere le opportunità, o le difficoltà, che c’erano nella realizzazione di un’opera di questo tipo. Anche perché – sottolinea il sindaco di Torre – l’iter di discussione in Consiglio comunale inizia una volta presentato il progetto. La decisione se realizzare o meno il supermercato verrà affrontata, come di prassi, durante questo iter».

Posizioni differenti anche sugli eventuali vantaggi. «Pur riconoscendo il potenziale impatto positivo su occupazione locale e sulle casse comunali per gli oneri di urbanizzazione pagati dal costruttore, prevalgono gli effetti negativi - sottolinea Marcelli -. Congestione del traffico nello snodo centrale del paese, impatto della concorrenza sui negozi di vicinato, incidenza deleteria della sostituzione di un potenziale spazio verde con un ulteriore supermercato in una zona che, da Ranica a via Corridoni, ne conta già 5». «Oneri così importanti – replica Macario – ci permetterebbero non solo di pensare alla riqualificazione dell’area verde adiacente, ma anche di avviare iniziative rivolte ai giovani. Da non dimenticare poi che l’area verde su cui dovrebbe sorgere è un’area attualmente degradata». Nessun coinvolgimento invece per la lista civica «Torre Ideale»: «Ero presente al Consiglio – dichiara Simonetta Farnedi – ma non ho ricevuto nessun invito a condividere il progetto». Contrario il segretario del circolo locale di Rifondazione comunista Maurizo Ravetta: «A Torre un nuovo supermercato non serve».

Sull’argomento è intervenuta anche Filippo Caselli, direttore di Confesercenti Bergamo che si dice sbalordito della proposta che non tiene conto dell’offerta già satura nella zona: «Auspichiamo che durante l’iter di valutazione ci possano essere occasioni di confronto con l’Amministrazione comunale di Torre Boldone che forse non considera la necessità di tutelare gli investimenti di altri operatori presenti sul territorio, piccole e medie imprese del bacino di riferimento, nonché gli operatori su area pubblica del mercato del mercoledì, dunque l’occupazione esistente».

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