Via Roma a Curno, no di Rfi alla passerella. Il Comune: «Avanti con il ricorso»

RADDOPPIO FERROVIARIO. Bocciata la richiesta della Giunta di non sopprimere il passaggio a livello: «Non è possibile per motivi di sicurezza». Il sindaco: «Disponibili a lavorare sugli altri fronti».

L’accordo con Rfi non c’è e il Comune di Curno tira dritto portando avanti il ricorso al Tar. Le discussioni sul progetto del raddoppio ferroviario in via Fermi, ma soprattutto in via Roma, non sembrano aprire a un’intesa tra le parti. Al contrario l’umore pare nero, almeno quello dell’amministrazione comunale.

Il no al sottopasso

L’incontro programmato lunedì tra il Comune e i tecnici di Rete ferroviaria italiana, nel quale la Giunta sperava di raggiungere un compromesso sul progetto del treno in via Roma, non ha dato l’esito sperato. Lì, proprio di fronte al municipio, i lavori di Rfi prevedono l’eliminazione del passaggio a livello e la realizzazione di un sottopasso pedonale, al quale il Comune si è fortemente opposto. Prima ottenendo l’apertura - a seguito dell’incontro nel febbraio 2024 anche alla presenza del ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini – sulla realizzazione di un sottopasso carrabile pagato da Rfi ma appaltato dal Comune, «in cambio» del ritiro del ricorso. Un’opera complessa, del valore di 12 milioni di euro, sulla quale il Comune aveva chiesto «piene garanzie legali e di copertura economica» invitando anche Provincia e Regione a entrare in un’apposita convenzione per la gestione dell’erogazione del contributo (il costo dell’opera, ricorda il Comune, vale «il doppio del Bilancio comunale»). Rassicurazioni che, a quanto pare, l’amministrazione non ha ricevuto.

«L’amministrazione ha ribadito a Rfi la propria disponibilità a continuare la collaborazione sugli altri fronti del progetto, e in particolare sul sottopasso di via Fermi»

La seconda controproposta, più recente, ha visto la richiesta ad Rfi di mantenere il passaggio a livello di via Roma e di costruire una passerella sopraelevata per agevolare il transito dei pedoni quando la circolazione dei treni sarà più frequente. Ma anche qui nulla da fare: da Rfi è arrivato il no.

«Nessun accordo»

Ed è così che a fronte del mancato incontro a metà strada, mercoledì 7 maggio, il Comune, nell’udienza al Tribunale amministrativo di Brescia per la discussione del ricorso sul raddoppio della Bergamo-Ponte San Pietro, ha deciso di non ritirare l’istanza. «Ad oggi non è stato raggiunto alcun accordo, né con Rfi, che l’amministrazione ha incontrato nuovamente lunedì 5 maggio, né con la Regione» spiega in una nota il Comune.

Attesa per il Tar

Le interlocuzioni per trovare un’intesa sono durate mesi, portando al rinvio dell’udienza prima al 7 aprile, poi al 7 novembre 2024 e, infine, al 7 maggio, quando ancora non era stata raggiunta. «Per questo il Comune di Curno non ha ritirato il ricorso e ha chiesto al giudice di emettere la propria decisione, che realisticamente potrebbe arrivare in un paio di mesi. Per il futuro di via Roma si tratta ora dunque di attendere la pronuncia del Tar» aggiunge l’amministrazione.

Il tavolo tecnico

Insomma il clima si fa più teso. E tuttavia il Comune continua a rimarcare l’apertura al dialogo. «L’amministrazione ha ribadito a Rfi la propria disponibilità a continuare la collaborazione sugli altri fronti del progetto, e in particolare sul sottopasso di via Fermi (riguardo al quale le proposte migliorative del Comune sono state in gran parte accolte), affinché i lavori abbiano un impatto il più possibile contenuto per i curnesi e per le attività del territorio – precisa il sindaco Andrea Saccogna –. Nell’incontro di lunedì Rfi ha chiesto al Comune la disponibilità a convocare un tavolo tecnico con tutti gli enti preposti ai sottoservizi per “sbloccare” la situazione del cantiere, che avrebbe dovuto partire già mesi fa. L’amministrazione ha accettato, con la speranza che si possa avere presto un chiaro cronoprogramma dei lavori».

Cresce il malumore

I tempi stringono, i ritardi nei lavori si accumulano e il malumore dei curnesi per la situazione cresce. L’amministrazione ha infatti organizzato un’assemblea pubblica, mercoledì 21 maggio alle 20,45 all’auditorium De André di via IV Novembre, per fornire maggiori informazioni e rispondere a eventuali domande dei cittadini.

Sulla proposta del Comune di Curno del sottopasso carrabile Rfi fa sapere che «Rete ferroviaria italiana si è resa disponibile ad accogliere la richiesta a finanziare un’opera sostitutiva diversa, che lo stesso Comune avrebbe progettato e realizzato in concomitanza ai lavori di raddoppio della linea. Dopo confronti che si sono tenuti da oltre un anno, il Comune ha manifestato la propria difficoltà nella realizzazione della nuova opera, retrocedendo dall’impegno preso inizialmente. L’ultima richiesta avanzata dal Comune di non sopprimere il passaggio a livello di via Roma – aggiungono da Rfi – non può essere accolta per motivi di sicurezza e nel rispetto di quanto richiesto dall’Ansfisa che impone al gestore dell’infrastruttura la soppressione di tutti i passaggi a livello».

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