Attenzione alle assicurazioni online fantasma: «Oltre 1.000 i siti irregolari»

IL FENOMENO. Nell’elenco dell’Istituto per la vigilanza c’è anche quello della «Agenzia Broseta», verso cui un cittadino ha sporto denuncia per truffa.

Sono più di mille – precisamente 1.112 – i siti internet di agenzie assicurative farlocche: il dato è dell’Ivass, acronimo di Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni, da sempre in campo assieme alle forze dell’ordine per contrastare il fenomeno delle polizze abusive. E tra gli oltre mille portali segnalati come «irregolari» è stato inserito anche quello della fantomatica «Agenzia Broseta», della quale nell’omonima strada cittadina, al civico 45 come indicato sul relativo sito internet, non c’è alcuna traccia: nei suoi confronti martedì 26 settembre un cittadino napoletano ha sporto denuncia per truffa per aver pagato 300 euro per una polizza in realtà falsa, come poi accertato tramite la compagnia Unipolsai.

Le vittime sono comunque molte di più e tanti probabilmente nemmeno lo sanno perché credono che il pagamento tramite bonifico e l’invio della documentazione siano sinonimo di regolarità, mentre il mezzo in proprio possesso non è coperto da alcuna assicurazione, con tutti i rischi che ciò può comportare: dalla denuncia penale al pagamento di cifre consistenti in caso di incidente stradale. Molti dei 1.112 siti irregolari (il cui elenco è basato su segnalazioni che vanno dal 2015 a due giorni fa) sono stati nel tempo oscurati, ma molti sono ancora attivi: sono tutti portali «fotocopia», all’apparenza molto credibili, con servizi proposti soprattutto per chi è alla ricerca di assicurazioni temporanee. Fino a ieri il sito dell’inesistente Agenzia Broseta era ancora attivo: si fa riferimento a un presunto «dottor Andrea Fiore, che coordina e gestisce uno staff competente e sempre disponibile ad affiancare il cliente alle scelte d’acquisto al fine di dare loro serenità. L’Agenzia generale rappresenta un importante punto di riferimento sul territorio di Bergamo e zone limitrofe in grado di offrire risposte veloci e soluzioni personalizzate». Anche il numero di telefono – al quale nessuno risponde mai, se non via messaggio Whatsapp – ha il prefisso di Bergamo, lo 035, ma appunto in via Broseta 45 non c’è traccia dell’agenzia in questione ed è verosimile che i contatti vengano tenuti da persone che si trovano da tutt’altra parte, forse nemmeno a Bergamo. Su alcuni dei siti farlocchi è paradossalmente presente il logo della stessa Ivass, secondo cui «sono in aumento i casi di polizze r. c. auto temporanee false, proposte on line da siti irregolari. Per evitare di cadere nel tranello è bene controllare che sul sito compaia la Pec, il numero e la data di iscrizione al «Rui», il Registro tenuto dall’Ivass degli intermediari assicurativi e riassicurativi con sede o residenza in Italia.

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