Avis Bergamo, cresce il numero dei volontari

L’ASSEMBLEA. Trapattoni: la sfida dei prossimi anni sarà quella di ripensare il ruolo del donatore. Riconoscimenti agli avisini per il numero di donazioni e per l’impegno associativo.

«Il 2023 ha segnato un’importante ripresa della raccolta associativa che si era sensibilmente ridotta nel triennio precedente – ha commentato il presidente provinciale Artemio Trapattoni, illustrando l’attività dell’anno passato -. Non siamo ancora tornati ad un trend di crescita, ma la riduzione è stata decisamente moderata (-0,79%) e senza ripercussioni sui bisogni del sistema trasfusionale. Grazie al forte impegno della nostra comunità di donatori e volontari continua ad esserci una situazione di piena autosufficienza di sangue non solo a livello locale, ma anche regionale e nazionale». Si è tenuta sabato 6 aprile nella sala Caravaggio della Fiera di Bergamo, alla presenza di circa 500 delegati, in rappresentanza di 37.171 soci, provenienti da 157 Avis comunali, la 78a assemblea associativa di Avis provinciale Bergamo.

Cresce il numero dei donatori

Nel 2023 la raccolta provinciale su donatori Avis ha fatto registrare 61.487 donazioni (45.318 di sangue e 16.169 di plasma), complessivamente 491 in meno (-0,79%) rispetto al 2022. Positivo invece il numero dei volontari cresciuti di 370 unità, che da 36.791 sono passati a 37.171.

Nel 2023 sono aumentati gli aspiranti donatori: 3205 (1591 donne, 1614 uomini) contro i 2784 del 2022, e 269 di questi sono cittadini di nazionalità straniera (quelle più rappresentate sono la marocchina e l’indiana).

«A proposito di raccolta di plasma – ha precisato il presidente Trapattoni – abbiamo bisogno di capire quali sono realmente gli obiettivi delle Istituzioni sanitarie: il nostro Paese dipende in larga parte dagli stati esteri, ma manca una chiara linea strategica a livello nazionale e regionale ed una esplicita richiesta ad Avis per il potenziamento delle proprie attività associative e sanitarie volte appunto all’aumento della raccolta del plasma. Si tratta di attività che richiedono una puntuale programmazione e per la cui attuazione, da parte nostra, servirebbero certamente investimenti e risorse aggiuntive per la promozione, per campagne di comunicazione e per il potenziamento dell’infrastruttura della raccolta».

Nel 2023 sono aumentati anche gli aspiranti donatori: 3205 (1591 donne, 1614 uomini) contro i 2784 del 2022, e 269 di questi sono cittadini di nazionalità straniera (quelle più rappresentate sono la marocchina e l’indiana).

«Tra gli aspiranti, la fascia giovanile (18-25 anni) – ha sottolineato Barbara Giussani, responsabile sanitaria delle unità di raccolta di Avis provinciale Bergamo - rappresenta la percentuale più numerosa in particolare nel sesso femminile, a dimostrazione di come i giovani siano certamente sensibili ai messaggi di volontariato del sangue e che strumenti efficaci sono sia gli interventi di Avis nelle scuole che le campagne condotte con strategie innovative di sensibilizzazione nella popolazione generale. Ma purtroppo la prevalenza di giovani va poi diminuendo nei donatori periodici, tra i quali sono quelli in età matura a rappresentare il pilastro portante in grado di soddisfare il fabbisogno trasfusionale».

Bene la formazione nelle scuole

Per quanto riguarda i progetti, nello scorso anno si è confermato il successo dei percorsi di formazione nelle scuole che hanno coinvolto complessivamente 8.358 studenti (di cui 3.786 negli istituti superiori) e si sono conclusi i lavori di adeguamento della nuova unità di raccolta di Calcinate, che sarà operativa da domani.

Sugli adempimenti burocratici che ormai assillano anche Avis si è soffermato il presidente di Avis Lombardia, Oscar Bianchi: «Il volontario deve essere libero di operare con passione e contaminare gli altri a fare lo stesso. È questa la ricchezza rappresentata dai nostri soci. Con la burocrazia asfissiante e le cavillosità di alcune attività, richieste dalle nuove normative, si rischia di distruggere l’entusiasmo, allontanare le persone dal mondo del no profit e disperdere questo patrimonio fondamentale per la nostra comunità».

Sguardo al futuro nelle conclusioni di Artemio Trapattoni, presidente Avis provinciale Bergamo: «La sfida sarà quella di ripensare il ruolo del donatore, che non dev’essere più solo colui che effettua tante donazioni ogni anno, anche alternando sangue e plasma, ma colui che si mette a disposizione della collettività quando c’è effettivo bisogno del suo dono prezioso e per l’emocomponente in quel momento necessario al sistema trasfusionale. L’obiettivo da raggiungere non è più solo «quanto si dona», ma «quante più persone possono potenzialmente essere subito disponibili ed idonee a donare». L’ampliamento della base associativa è pertanto l’attività fondamentale su cui dovremo lavorare insieme nei prossimi anni, anche per garantire il necessario ricambio generazionale all’associazione»

Le premiazioni

Nel corso della manifestazione sono stati assegnati i seguenti premi:

-premio «Gianni Civera» (per la donatrice e il donatore con maggior numero di donazioni all’attivo a fine 2023) a Michela Rivellini, Avis comunale Alta Valle Brembana, con 219 donazioni e a Marino Balduzzi, Avis comunale di Clusone, con 342 donazioni.

-Premio «Pieralberto Biressi» (per l’avisino che si contraddistingue per l’esempio di cittadinanza attiva) a Giuseppe Capella, che, come presidente del Collegio dei Revisori dei conti (prima) e (oggi) Presidente dell’Organo di controllo di Avis provinciale di Bergamo, grazie a doti di forte umanità e sensibilità associativa, ha contribuito alla crescita dell’associazione permettendole di raggiungere gli obiettivi prefissati.

-Premio ai benemeriti individuati dalle Avis comunali, donatori o cittadini che si sono contraddistinti per il loro operato, per il loro spirito associativo e di cittadinanza attiva: alla memoria di Mario Rivola, Avis comunale di Bergamo (zona 1); a Marino Riva, Avis comunale di Torre Boldone (zona bassa Valle Seriana); alla memoria di Giacomo Canini, Avis comunale di Gromo (zona Alta valle Seriana); alla memoria di Giacinto Arrigoni, Avis comunale di Vedeseta Taleggio (zona Valle Brembana); alla memoria di Lionello Marchesi, Avis comunale di Bottanuco (zona Isola 1); a Lorenzo Lazzari, Avis comunale di Ambivere (zona Isola 2); a Angiola Stucchi (zona Valle Cavallina); alla memoria di Giuseppe Briola, Avis comunale di Predore (zona Basso Sebino); alla memoria di Nello Pievani, Avis comunale di Chiuduno (Zona Val Calepio), alla memoria di Vittorio Previtali, Avis comunale di Pognano (zona media Bassa Bergamasca); a Vera Maoloni, Avis comunale di Treviglio (zona sovra comunale Gera d’Adda); a Emilio Riva, Avis comunale di Antegnate (zona Bassa Bergamasca); a Francesco Musitelli, Avis comunale di Berbenno (zona Valle Imagna); alla memoria di Luigino Ghilardi, Avis comunale di Sorisole (zona bassa Valle Brembana).

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