Cogliere una rosa aiuta a dimenticare anche qualche spina

IL COMMENTO. Mese delle fioriture per eccellenza, maggio regala per tradizione al rigoglioso giardino dello sport italiano due delle sue rose più belle.Una è la Rosa più rosa delle altre: quella del Giro d’Italia.

Oggi sbarca sulla Penisola dopo le prime schermaglie in terra albanese e domani ripartirà dal Salento (estremo Sud) per risalire fino alla Val d’Aosta (estremo Nord) prima di concedersi una suggestiva kermesse finale per le strade di Roma. La quale Roma, nel frattempo, si fa ancora più bella ed elegante per allestire quel salotto che sono gli Internazionali al Foro Italico, uno dei contesti più fascinosi, calorosi ed entusiasti che possano far da cornice a un torneo di tennis.

Fenomeno Sinner

A prescindere dalla nazionalità dei protagonisti, salvo essere letteralmente impazzito quest’anno per l’incrocio magico col Fenomeno Sinner, per la prima volta in scena da numero 1 del mondo sui campi in terra rossa della Capitale. Un anno fa, di questi tempi, la fioritura di maggio offriva a noi bergamaschi anche due rose in più, particolarmente colorate e profumate: le finali di Coppa Italia ed Europa League che l’Atalanta si apprestava ad affrontare. Ma anche oggi non ci si può (anzi, non ci si deve) lamentare: stasera contro la Roma (in caso di successo), e comunque nelle due giornate che seguiranno, i nerazzurri si apprestano a conquistare la quinta qualificazione in Champions League negli ultimi sette anni, per di più dopo aver accarezzato fino a marzo inoltrato il sogno scudetto. Bastano due punti per arrivare alla fatidica quota 70 che forse, visto il passo delle dirette concorrenti, non servirà nemmeno.

Bastano due punti per arrivare alla fatidica quota 70 che forse, visto il passo delle dirette concorrenti, non servirà nemmeno

Eppure vincere stasera avrebbe un sapore speciale. Per celebrare la festa Champions in un contesto adeguato, battendo una big (quale va considerata la Roma targata Ranieri) in quel Gewiss Stadium dove quest’anno le gioie sono arrivate con il contagocce. Per mettersi in tasca, oltre alla Champions, quel terzo posto che significherebbe eguagliare i migliori piazzamenti della storia. Soprattutto, per poter cominciare a ragionare sul futuro a partire, naturalmente, da un faccia a faccia (doverosamente sereno, qualunque sia l’esito finale) fra la società e Gasperini. E provare a vedere se le rose di questo maggio nerazzurro sono abbastanza colorate e profumate da poter far dimenticare qualche spina

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