«Dottorandi innovativi» co-finanziati dalle imprese: 28 borse di studio

L’OPPORTUNITÀ. È l’opportunità che, grazie a fondi Pnrr messi a disposizione dal Ministero dell’Università e della Ricerca, l’Università degli studi di Bergamo offre ad aspiranti ricercatori in collaborazione con imprese del territorio.

Ventotto borse per altrettanti dottorati di ricerca innovativi: è l’opportunità che, grazie a fondi Pnrr messi a disposizione dal Ministero dell’Università e della Ricerca, l’Università degli studi di Bergamo offre ad aspiranti ricercatori, in stretta collaborazione con una serie di aziende del territorio, co-finanziatrici (e co-protagoniste) dell’iniziativa. La chiave del successo dei dottorati innovativi è proprio nella stretta collaborazione con il mondo delle imprese: i temi e i percorsi formativi sono infatti definiti con il forte coinvolgimento dell’azienda co-finanziatrice.

L’obiettivo è condurre progetti di ricerca applicata che, a partire dalle reali esigenze presenti e future delle aziende del territorio, sviluppino tecnologie, metodi e approcci innovativi. In una parola: progetti che servano davvero, concretamente, alla crescita e allo sviluppo delle imprese che li co-finanziano. Un modo di valorizzare sempre di più la componente ricerca all’interno delle aziende, riconoscendone il valore e il ruolo strategico fondamentale. «I dottorati innovativi rappresentano una grande opportunità di collaborazione, di crescita e innovazione per tutti gli attori che ne prendono parte» sottolinea il delegato del rettore alla Ricerca applicata, Gianluca D’Urso.

I dottorati hanno durata di 3-4 anni e prevedono in prima battuta un periodo di studio e di ricerca in azienda, della durata che va da un minimo di 6 a un massimo di 18 mesi; in una seconda fase il progetto prosegue presso Università o centri di ricerca all’estero, anche in questo caso per un periodo compreso tra i 6 mesi e l’anno e mezzo. Di primo piano le realtà e aziende partner: Ance Bergamo, Benis Costruzioni, Intellimech, LegnoLegno, O.Me.Fa (Fassi), Rse-Ricerca sul Sistema Energetico, Siad, Tsm Sensors, AmbienteItalia, Percassi, Milano Serravalle - Milano Tangenziali, Confindustria Bergamo, Vinservice, Ripari Cooperativa Sociale, Guber Banca, Rummo, Out of Italy, Delcon, Dih, Gildemeister Italiana, Sit, Smi, Abb. Giovanni Fassi, vice presidente di Confindustria Bergamo per l’Innovazione, sottolinea: «Crediamo fortemente in questa iniziativa che ci aiuta a portare da subito più innovazione nelle aziende, offrendo ai giovani laureati percorsi di crescita di grandissimo interesse».

Si accede al dottorato di ricerca tramite un concorso pubblico indetto dall’Università degli studi di Bergamo. Il bando, pubblicato martedì 20 giugno, scadrà il 25 agosto 2023. I candidati potranno concorrere per un massimo di tre temi di ricerca tra quelli proposti all’interno di un medesimo Corso di dottorato.

Tanti i temi di ricerca delle borse finanziate, da quelli legate a salute e longevità, ingegneria e scienze applicate, a quelli più vicini al mondo della produzione, dalla gestione degli asset industriali, all’ottimizzazione dei processi di lavorazione passando alle applicazioni dell’intelligenza artificiale, ai nuovi modelli di governance e organizzativi fino ai principi Esg. Tema, quest’ultimo, entrato ormai nell’agenda quotidiana di tutte le azienda.

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