«Era l’amico che tutti avremmo voluto»: l’abbraccio della Questura ad Accetta

SERIATE. Folla alla camera ardente, i funerali del commissario martedì alle 10 in Duomo a Bergamo. Il questore Valentino: «Una perdita per tutti». La vicaria Ferraro: «Un uomo buono e generoso».

Sorrideva spesso e sapeva farlo soprattutto quando c’era bisogno di stemperare la tensione dei momenti più difficili. Anche così, il commissario Francesco Accetta motivava i suoi «ragazzi». È unanime il cordoglio dei colleghi della Questura di Bergamo che ieri hanno affollato la camera ardente allestita alla Casa del commiato di Seriate, dov’è stata composta la salma del dirigente dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico (cui vengono indirizzate le chiamate in arrivo dal numero unico europeo di emergenza 112 e le Volanti), scomparso all’improvviso sabato sera all’età di 58 anni per un malore.

Bergamasco, Francesco Accetta è cresciuto in Città Alta e da una trentina d’anni viveva a Seriate; lascia le sue figlie gemelle, Cassandra e Francesca. L’anno scorso aveva tagliato il traguardo dei 30 anni di servizio alla Questura di Bergamo, dov’era arrivato nel 1993 dopo le prime esperienze a Milano e a Reggio Calabria, e dove ha prestato la sua attività alla Squadra Mobile, all’Ufficio Controllo del Territorio, all’Ufficio immigrazione, alla Divisione Anticrimine, alla Digos e infine all’Ufficio di Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico.

Attorno al feretro circondato di mazzi di rose bianche, ieri decine di colleghi in borghese e in divisa hanno passato ore in silenzio e con le lacrime agli occhi. «Era innanzitutto un amico, oltre che un collega, una persona generosa, un grande professionista innamorato del suo lavoro e con grande senso dell’ironia», hanno detto in tanti. Commosso il saluto del prefetto, Giuseppe Forlenza, e del questore Andrea Valentino, da poche settimane alla guida della Polizia di Stato di Bergamo. «Mi sono accorto subito di quanto Francesco Accetta fosse importante all’interno della Questura – ha detto –. Rappresentava uno straordinario collante tra tutti i funzionari, un vero punto di riferimento. È una perdita dolorosa per la sua famiglia, ma anche per tutti noi».

Leggi anche

Francesca Ferraro, vicario del questore, ricorda il forte legame che la univa ad Accetta; insieme hanno condiviso 9 anni di lavoro alle Volanti: «È l’amico che tutti vorremmo avere – ha detto –. Era un eccellente funzionario di polizia, un grande amico e una persona di una serietà, di una bontà e di una generosità come poche ce ne sono, sempre pronto a rivolgere una parola di conforto a chi ne aveva bisogno. Ai tempi del Covid, si è fatto in 4 per aiutare le persone malate che non potevano uscire di casa. E aveva una grande capacità di saper cogliere dell’ironia anche delle situazioni più impegnative». Trent’anni di lavoro nella sua città al fianco della popolazione. Era questo, soprattutto, a renderlo fiero: «Conosceva bene il tessuto sociale e tutto ciò che riguarda il nostro servizio – è il ricordo del capo di Gabinetto Andrea Sandroni –. Affrontava ogni problematica con professionalità ed esperienza, e umanamente era una persona insuperabile. Ha fatto tanto bene per la comunità, che ha servito con una passione enorme».

La stessa passione che ha ricordato anche Alfredo Addato, oggi vicequestore di Lecco, per 20 anni al fianco di Francesco Accetta: «Abbiamo passato insieme tantissime ore di lavoro con serenità, dedizione, senso del dovere e anche in allegria. Disponibile e gentile, era davvero una persona splendida, che se n’è andata troppo giovane». Tra i primi ad accoglierlo in Questura, nel 1993, c’era Angelo Murtas, ora in pensione: «È sempre stato un ragazzo volenteroso e preciso nel lavoro – è il suo ricordo –. Abbiamo fatto tanti servizi insieme in ufficio, in strada, come polizia giudiziaria e allo stadio. E con lui ho svolto anche il mio ultimo servizio prima della pensione, il 13 dicembre 2020». Oggi la camera ardente sarà ancora aperta, domani per l’ultimo saluto Francesco Accetta tornerà nella «sua» Città Alta, dove alle 10 in Duomo saranno celebrati i funerali.

© RIPRODUZIONE RISERVATA