Il sostegno di Papa Francesco alle opere degli «Amici per il Centrafrica»
OSIO SOPRA. Il Pontefice ha incontrato i volontari che si spendono per progetti educativi e sanitari in un centro allestito nella capitale Bangui. In dono al Santo Padre la maglietta del sodalizio.
Un incontro che ha messo in evidenza l’attenzione del Santo Padre per lo stato africano della Repubblica Centrafricana. E di tutti coloro che sono impegnati sul suo territorio a sostegno della sua popolazione. È quello che alcuni volontari dell’associazione «Amici per il Centrafrica» insieme al loro vicepresidente, Cristina Ceresoli di Osio Sopra, hanno avuto con Papa Francesco durante la catechesi celebrata in corrispondenza dell’anniversario dei 25 anni di sacerdozio del cardinale centrafricano Dieudonnè Nzapalainga: «La catechesi – spiega Ceresoli – era a numero chiuso. È stato il cardinale a volerci lì con lui e questo invito è stato per noi un importante incoraggiamento a proseguire con la nostra opera».
Scuola e ospedale pediatrico
L’associazione «Amici per il Centrafrica», che ha la sua sede nel Comasco, nella capitale Bangui della Repubblica Centrafricana è presente con un centro chiamato «La Gioia di vivere»: è costituito da una struttura scolastica che va dalla scuola dell’infanzia al liceo, da un ospedale pediatrico gratuito fino ai 15 anni, da un centro odontoiatrico, ottico e di un laboratorio di analisi a cui, dall’anno scorso, si è anche aggiunta una scuola dei mestieri. Papa Francesco, nel 2015, era stato a Bangui dove aveva aperto la porta santa della cattedrale e stretto la mano al locale Iman in segno di pace con la comunità musulmana.
La Lamborghini all’asta
Nel 2017 aveva aiutato quattro associazioni attive nello stato africano devolvendo loro il ricavato dell’asta di una Lamborghini che gli era stata donata (ad «Amici per il Centrafrica» erano andati 80mila euro). E successivamente aveva affidato a Mariella Enoc, all’epoca presidente dell’ospedale pediatrico Bambin Gesù, di occuparsi della ristrutturazione dell’ospedale centrafricano per i bambini malnutriti.
Educazione per tutti
Al termine della catechesi Ceresoli, insieme a due consiglieri dell’associazione (la cremasca Marta Moretti e la comasca Roberta Millefanti), hanno anche potuto avere un colloquio con il Santo Padre e gli hanno donato un maglietta dell’associazione: «È stato emozionante – sostiene la vicepresidente – con il pontefice abbiamo parlato della Repubblica Centrafricana e della nostra associazione: dalle sue parole è apparso chiaro quanto ci accomuni a lui l’idea che la cura e l’educazione debbano essere aperte a tutti».
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