L’inafferrabile e provocatorio Cattelan a Bergamo. L’arte che fa discutere-Foto/Video

LA MOSTRA. «Seasons» è il titolo dell’esibizione dedicata all’artista veneto dalla Gamec.Un percorso diffuso nella città che si compone di cinque opere che fanno riflettere e discutere.

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Bergamo

Inafferrabile e provocatorio, nell’arte e nel personaggio. Per definire Maurizio Cattelan sono due aggettivi che non possono mancare. Inafferrabile perché a Bergamo non si è sottratto a presenziare alla lunga anteprima stampa, ma ha negato qualsiasi intervista istituzionale, preferendo giocare con i microfoni per intervistare lui stesso i giornalisti. Un po’ personaggio, un po’ quasi in soggezione nel parlare delle sue opere, come a dire «è la mia opera a parlare per me e solo lei, non c’è bisogno di altro» .

Provocatorio perché comunque e sempre le sue creazioni fanno parlare e stupiscono, come il bambino con la maglia rossa appeso sulle spalle della statua di Garibaldi alla rotonda dei Mille o il senza tetto sdraiato e «sdrenato» su una panchina che urina per terra nel sontuoso spazio di Palazzo della Ragione in Città Alta.

Le cinque opere «diffuse» nella città

E così l’onere e l’onore di parlare delle opere passa a Lorenzo Giusti, direttore artistico della Gamec e curatore della mostra. Una mostra diffusa sul territorio cittadino con cinque opere, una a Palazzo della Ragione in piazza Vecchia, «November», un senzatetto esausto, sdraiato su una panchina che urina per terra. La scultura «Bones» allestita nel’oratorio di San Lupo, un’aquila che giace a terra, due opere all’interno della sede della Gamec, «Empire» e «No» e l’ultima, quella più intagrammabile, che sta creando curiosità e apprezzamento tra i bergamaschi, si tratta di «One» un bambino sulle spalle della statua di Garibaldi alla Rotonda dei Mille.

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