Nuova Casa di Leo, una cucina attrezzata per le famiglie dei bimbi ricoverati - Foto e video

LA NOVITÀ. L’inaugurazione nella mattinata di giovedì 3 luglio degli spazi attrezzati a disposizione delle famiglie accolte nella Casa di Treviolo.

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Bergamo

Spazi belli, accoglienti e dove condividere le fatiche, ma soprattutto le gioie, attraverso la «forza delle relazioni». La Casa di Leo aggiunge un tassello in più alla nuova ala della struttura con l’inaugurazione delle cucine a disposizione delle famiglie, provenienti da tutto il mondo, accolte nella Casa perché con figli sottoposti a cure pediatriche all’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo.

La nuova cucina a disposizione della casa

Un grande ambiente con tre cucine - dotati di moderni piani cottura, forni e frigoriferi - per consentire ai nuclei ospitati di riunirsi mettendo in circolo culture, tradizioni e sapori, e ritrovando nella preparazione del cibo quella normalità che spesso la cura di un figlio malato toglie. Sono stati lanciati questa mattina, giovedì 3 luglio, i nuovi spazi della Casa di Leo e realizzati grazie al contributo di generosità di Enel Cuore, la onlus del Gruppo Enel che ha sostenuto «Leo diventa grande», il progetto di ampliamento della Casa di Leo.

Uno spazio che dia cura e accoglienza

«Sono immensamente felice - commenta Susanna Berlendis, mamma di Leo e presidente del Comitato direttivo Eos Aps -. La Casa di Leo è nata dal desiderio di offrire molto più di un semplice alloggio: volevamo creare un luogo in cui le famiglie potessero sentirsi accolte e sostenute in uno dei momenti più difficili della loro vita, dove ritrovare un senso di normalità, e le nuove cucine sono il luogo in cui tutto si intreccia. Leonardo nella sua breve vita ci ha insegnato ad essere felici, come lui lo era, e oggi - conclude Berlendis - mi sento di dire che lo siamo».

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