Scalata e discesa dal Monte Bianco: il record adesso è di Boffelli

LA PERFORMANCE. Lo scialpinista trentunenne di Roncobello ha raggiunto la vetta e fatto rientro in 4 ore e 43 minuti. Glaciologo a Courmayeur: così unisco lavoro e passione.

Un record praticamente conquistato sul luogo di lavoro e fuori casa. William Boffelli, 31enne scialpinista e ingegnere originario di Roncobello, sabato scorso ha stabilito il nuovo primato di salita e discesa dal Monte Bianco, partendo da Chamonix, in Francia.

Un primato che è arrivato solo sette dopo il record di salita e discesa del francese Benjamin Védrines che aveva fermato il cronometro su 4 ore 54 minuti e 41 secondi. Boffelli lo ha migliroato di 11 minuti con 4 ore, 43 minuti e 24 secondi.

«È il lavoro che volevo fare perché mi permette di unire anche la passione per lo scialpinismo. Già l’anno scorso avevo provato. Quest’anno sono salito il 1° e il 15 maggio e poi sabato per il tentativo di record»

Il percorso

Ingegnere, classe 1993, l’atleta del Crazy/Kailas, vive per lavoro a Courmayeur, dove è tecnico ricercatore presso la Fondazione montagna sicura. «Abbiamo l’istituto di ricerca 1.400 metri - spiega Boffelli - e per i rilievi spesso usciamo, sci ai piedi, sui ghiacciai del Bianco. È il lavoro che volevo fare perché mi permette di unire anche la passione per lo scialpinismo. Già l’anno scorso avevo provato. Quest’anno sono salito il 1° e il 15 maggio e poi sabato per il tentativo di record»

In vetta in meno di quattro ore

L’impresa per ottenere il tempo più veloce conosciuto è iniziata alle 5,45 a Chamonix. L’atleta di Roncobello è partito con le scarpe da ginnastica ai piedi, trasportando sci, scarponi sullo zaino e tutto il materiale da alpinismo necessario alla scalata.

L’atleta di Roncobello è partito con le scarpe da ginnastica ai piedi, trasportando sci, scarponi sullo zaino e tutto il materiale da alpinismo necessario alla scalata

A circa 2.200 metri di quota, ha calzato gli scarponi e gli sci, iniziando la salita verso la vetta. Con una progressione mozzafiato, ha raggiunto i 4.810 metri della cima del Monte Bianco intorno alle 9,30. Una volta in vetta, Boffelli ha tolto le pelli e si è lanciato in una discesa fulminea con gli sci, «volando» verso Chamonix. L’ultima parte del percorso è stata nuovamente di corsa, con l’arrivo nel centro del famoso borgo transalpino intorno alle 10,30, coronando così il suo record.

Nazionale di scialpinismo

William Boffelli, campione di scialpinismo è stato nella Nazionale italiana fino al 2023 ed continua nell’attività agonistica (ha vinto anche l’ultimo trofeo Parravicini a Carona). Oggi è uno dei «guardiani» del Monte Bianco, ingegnere studioso dei ghiacciai.

Un lavoro ambito e inseguito, ottenuto dopo aver vinto un concorso pubblico. Ma soprattutto una professione, una delle poche, che consente di aprire la porta dell’ufficio e indossare, appunto gli sci, come voleva lui. E Roncobello? «Lì ho tutta la famiglia - dice - papà Bruno, mamma Bruna e le sorelle Claudia (anche lei scialpinista, ndr) ed Elisa. Quindi torno spesso». Il lavoro sotto il Monte Bianco, il «cuore» sotto il Pietra Quadra.

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