Stretta sulla movida a Sarnico: niente musica dopo mezzanotte

Sicurezza. L’iniziativa del sindaco dopo una petizione di cittadini esasperati da rumori e schiamazzi notturni. Bertazzoli: se la situazione tornerà accettabile si rivedrà l’ordinanza.

Anche in primavera pugno di ferro sulla movida a Sarnico, dopo l’estate del 2022 segnata da schiamazzi e sanzioni. La novità giunge dal palazzo comunale, con una ordinanza firmata dal sindaco Giorgio Bertazzoli, che impone ai pubblici esercizi l’obbligo di stop alla musica, anche all’interno dei locali, alle 24. Mentre le aree esterne dovranno essere rese inutilizzabili oltre le 2,30 con sgombero dei plateatici. Un provvedimento restrittivo da ricondurre ai ripetuti episodi di disturbo della quiete pubblica, in prevalenza nel fine settimana e concentrati nelle vicinanze dei locali. «Sono giunte segnalazioni da parte dei cittadini con tanto di raccolta firme in nome del diritto al riposo notturno delle famiglie - spiega Bertazzoli - pertanto abbiamo ritenuto doveroso intervenire adottando misure restrittive per tutelare la quiete pubblica. Se la situazione tornerà accettabile siamo disponibili a rivedere l’ordinanza in vista della stagione. Sarnico è località turistica e naturalmente ci vuole tolleranza verso chi lavora, ma anche rispetto per i cittadini».

Nel mirino della protesta questa volta non è finita l’area lago con i tanti locali di tendenza per la movida, che in sono stati al centro di polemiche, multe salate, chiusure forzate e fine settimana di presidio da parte delle forze dell’ordine, bensì un esercizio in corso Europa, zona residenziale sulla strada statale 469 «Sebina occidentale». A innescare la raccolta firme è stata l’attività serale di un locale frequentato da giovani e situato in una area abitata. La petizione sollecitava il sindaco a intervenire ed è pure scattata una sanzione da parte delle forze dell’ordine per l’infrazione. Da qui la decisione di procedere con la nuova ordinanza che regolamenta le attività nei pubblici esercizi. Il gestore del locale oggetto della petizione preferisce non rilasciare dichiarazioni.

Ma già si pensa alla stagione alle porte e non mancano le preoccupazioni i fra i gestori di bar e locali della cittadina turistica. Se ne fa portavoce Gianluigi Biasi vice presidente Sarnicom: «Sono provvedimenti che ci preoccupano alla vigilia di una stagione attesa per il lago e per Sarnico. Il rischio è di muovere altrove le presenze giovanili a vantaggio di altre località del Sebino, pur comprendendo il diritto delle famiglie alla tranquillità. Ci auguriamo che prevalga il buonsenso e si ritorni a regole meno restrittive e penalizzanti». Gli fa eco Marcello Fumagalli del Bar San Marco in zona lago: «La situazione è migliorata rispetto al passato, con sforzi da parte di tutti».

L’estate 2022 con la lotta alla movida «selvaggia» non è certo stata dimenticata. La richiesta di aiuto da parte del sindaco alla prefettura e questura si tradusse in regole ferree e weekend con il presidio da parte di carabinieri, polizia di stato, polizia locale e guardia finanza impegnati a monitorare lungolago, piazze e centro storico nelle ore serali. Tutto per tenere in ordine una Sarnico popolata di ragazzi che nelle calde serate spesso avevano generato grattacapi. A luglio il giro di vite all’insegna delle restrizioni, voluto dall’Amministrazione comunale, con stop alla musica fuori dai locali dopo la mezzanotte, il divieto di vendite di alcolici dopo l’una e l’abbassamento delle serrande all’1,30. Provvedimenti sui quali si è voltato pagina nella prima decade di settembre, a fronte di evidenti miglioramenti e una movida meno molesta.

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