Sofia la più vincente e sale il giovane Della Vite

Il punto sportivo. Facendo lo slalom tra le bizze del meteo – vedi i rinvii causa nebbia e neve molle a Crans Montana, in Svizzera, per le gare femminili e la ritardata partenza di sabato per il gigante maschile a Palisades Tahoe – è ripartita la Coppa del Mondo di sci alpino.

Un circo bianco sempre più interessante per i colori bergamaschi. Se Sofia Goggia è una certezza da anni e oggi più che mai regina indiscussa della velocità, dopo il successo di ieri grazie al quale ipoteca il 4° trofeo di libera della sua carriera e diventa con 22 vittorie l’italiana più vincente della storia, sta salendo alla ribalta piano piano, ma con un passo costante, anche Filippo Della Vite. Della forza superiore di Sofia ormai non c’è più nulla da scoprire, mentre bisogna prendere sempre più in seria considerazione il poliziotto di Ponteranica, classe 2001, il più giovane in classifica del circuito, nel quale si è meritato il posto fisso in nazionale per la prima stagione, dopo le apparizioni nel 2020/21 e nel 2021/22.

Oggi è il più forte gigantista italiano e un segnale significativo lo mandò già l’anno scorso da Panorama, in Canada, dove si mise al collo la medaglia d’argento ai Mondiali juniores. Proprio sulla scena iridata, ma quella più prestigiosa dei senior, il 17 febbraio scorso ha ottenuto un decimo posto che vale la sua miglior prestazione ai massimi livelli. Sulla scia di quella prima, importante, top ten, è la continuità dimostrata nella seconda manche di sabato negli Usa, quando ha recuperato dodici posizioni dopo una prima frazione maldestra che lo aveva relegato al 24° posto.

La dodicesima posizione finale – frutto di una seconda frazione da settimo tempo a 68 centesimi dal vincitore della gara, l’austriaco Marco Schwarz, e a 25 dal fuoriclasse svizzero Marco Odermatt, secondo classificato e leader di Coppa del Mondo – è la chiara testimonianza della marcia di avvicinamento al podio che con pazienza e grande determinazione sta facendo il buon Filippo. Un altro dettaglio: nel terzo parziale di quella seconda manche Della Vite è stato il più veloce di tutti. Lui tende ad accelerare verso il finale del tracciato e se riuscirà a migliorare nei tratti a monte potrà fare il decisivo cambio di passo. Se non quest’anno – che, fatta eccezione per la mancata qualifica a Sölden, lo ha visto sempre tra i primi venti –, nella prossima Coppa del Mondo. La traiettoria è quella giusta.

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