Stagione in altalena ma si va in Europa. E Gasp cosa farà?

La Champions è sfumata. Era un sogno legittimato dalla matematica e i sogni sono sempre autorizzati, oltre a non costare nulla. Non era un’aspettativa realistica alla luce della forza delle altre big e di un’intera stagione vissuta in altalena dall’Atalanta. I momenti di svolta sono stati periodicamente interrotti da ricadute negative.

Eppure, a pochi giorni dalla conclusione del campionato (domenica in casa contro il sorprendente Monza), il bilancio finale può dirsi già positivo: l’Europa – Europa League o Conference lo sapremo all’ultima giornata – è in cassaforte già da mercoledì sera, quando l’Inter ha battuto la Fiorentina nella finale di Coppa Italia.

Proprio dall’Inter gioie e dolori per i nerazzurri di casa nostra, visto quello che è successo sabato a San Siro contro la squadra di Simone Inzaghi (a proposito: c’è ancora qualcuno che osa contestare questo allenatore in un finale di stagione che – scudetto mancato a parte – sta diventando una marcia trionfale?). Dopo il «regalo» di aver tolto Coppa Italia e pass europeo alla Viola, i nerazzurri milanesi hanno in compenso strapazzato l’Atalanta in campionato, evidenziando le lacune di una squadra che di fatto non meritava la Champions, alla quale partecipò un’Atalanta decisamente più forte dell’attuale: la squadra che contava sulle prodezze di Gomez e di Ilicic poteva permettersi il lusso di catapultarsi in avanti e pressare, rischiando anch’essa di essere infilata in contropiede ma quasi sempre capace di segnare più dell’avversaria. L’Atalanta scesa in campo al Meazza l’altra sera non poteva avere le certezze di quel passato e ha sbagliato l’approccio, andando allo sbaraglio: i due gol subiti nei primi tre minuti ne sono la prova e i due segnati nel resto della gara non sono bastati a controbilanciare i tre di un’Inter che ha sempre controllato la situazione, aggredendo, rifiatando e poi riprendendo il comando del gioco.

Ma il bilancio finale della stagione, lo ribadiamo, è in attivo: staccare il biglietto per l’Europa 2023/24 era l’obiettivo ma tutt’altro che scontato. Adesso il tema è: che cosa farà Gasperini? Resterà a Bergamo o se ne andrà? Anche le sue parole nel dopopartita confermano che le certezze dei suoi anni atalantini più fulgidi sono un ricordo.

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