Realtà virtuale per rilassare il paziente prima dell’intervento

SEDAZIONE ALTERNATIVA. Il visore è utilizzato attualmente in Humanitas Gavazzeni in Ortopedia e Chirurgia protesica

Humanitas Gavazzeni, per ridurre lo stress chirurgico ai pazienti che si sottopongono a un intervento di protesi di anca e ginocchio, mette a disposizione dei suoi pazienti da circa un mese una nuova tecnologia: un casco a realtà virtuale, che può essere indossato prima di essere condotti in sala operatoria o, a richiesta, anche durante il ricovero.

«Abbiamo introdotto questo strumento, che è stato pensato e realizzato da medici in collaborazione con esperti di neuroscienze, per assicurare il massimo senso di rilassatezza ai pazienti che lo indossano, attraverso un connubio di immagini e suoni in grado di riprodurre le sensazioni tipiche di ambienti accoglienti e isolati dalla realtà – racconta il dottor Vittore Costa, ortopedico di Humanitas Gavazzeni -. Mentre è immerso nella propria visione, il paziente viene accompagnato da una voce che lo invita a eseguire semplici esercizi di controllo della respirazione e lo induce in uno stato di benessere capace di trasformare un’esperienza medica – vissuta prima, durante e dopo una procedura chirurgica – in un momento caratterizzato da profondo relax».

Effetto immersivo

Il casco, dispositivo medico, è dotato di un visore che viene indossato dal paziente come se fosse un grande occhiale e permette una visione a 180° di una realtà virtuale che può essere scelta tra una serie di situazioni rilassanti (dalle immersioni nell’oceano a un giardino zen giapponese, da una foresta di sequoie a una spiaggia paradisiaca).

L’effetto immersivo viene amplificato dall’abbinamento di speciali cuffie che isolano dai rumori esterni e permettono di ascoltare i suoni, la musica e la voce narrante dell’avventura scelta. Le stesse cuffie sono dotate di un microfono attraverso cui è possibile comunicare con il personale medico in qualsiasi momento, per segnalare un eventuale disagio.

Il visore è utilizzato attualmente in Humanitas Gavazzeni dall’unità funzionale di Ortopedia - Chirurgia Protesica Anca e Ginocchio guidata dal dottor Augusto Palermo. «Lo stiamo utilizzando da qualche settimana – aggiunge il dottor Costa -, e devo dire che è stato ben accolto dai pazienti di tutte le età, donne e uomini che lo hanno considerato, al di là della sua efficacia, come un segno di attenzione nei loro confronti. E’ uno strumento che si aggiunge al nostro percorso di cura, attraverso il quale cerchiamo di migliorare la relazione con il paziente che di fronte ad un intervento in sala operatoria è ovviamente teso, ansioso, preoccupato. Per il paziente peraltro, una volta effettuata l’anestesia spinale, questi visori si pongono come un’alternativa alla sedazione e quindi permettono un recupero accelerato che si sposa perfettamente con la chirurgia protesica mininvasiva d’anca, in particolare per via anteriore di cui siamo centro di riferimento, e di ginocchio che per l’artroscopia di anca e ginocchio».

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