Domenica all’insegna della corsa con la Mezza Maratona di Bergamo - Foto e video

IN CITTA’. Sono in 2.500 i runners in gara domenica 4 febbraio per la Bergamo Big Mat 21: tra 21 e 10 km alle 9 sono partiti dal Sentierone.

Una festa di sport che colora Bergamo, chiusa al traffico per l’occasione. Siamo all’undicesima edizione della Bergamo Big Mat 21, che dalle nostre parti porterà più di 3500 runner, 125 dei quali dall’estero (44 le nazioni in gara).

L’antipasto sabato alle 18, con l’Urban Trail, sfida di 12,5 km con partenza e arrivo dal Sentierone dopo aver sgambettato in alcuni fra gli angoli più suggestivi di Città Alta: 1300 gli iscritti. Domenica il piatto forte per l’aspetto agonistico e l’impatto viabilistico. Alle 9, via alla 10 km: la vittoria va a Marco Delorenzi della Swiss Athletics (30.03), seguito da Xavier Chevrier (Atl. Valli Bg Leffe) in 30.20 ed Andrea Elia (La Recastello Radici Group) in 30.31. Prima delle donne Vivien Bonzi de La Recastello Radici Group in 35.22, seguita dalla Lucia Pelikanova (World Athletic) in 35.45 e Barbara Bani (Atletica Rodengo Saino) in 37.22.

Alle 9,40 lo start della sfida più attesa, la mezza maratona (21 km, possibile anche il format 3x7 km), dove per gli uomini il podio ha visto in prima posizione Nicola Bonzi dell’Atletica Valle Brembana con 1.06.02, al secondo posto Antonino Lollo del Gruppo Alpinisico Vertovese con solo 4 secondi in più. Sul terzo gradino Marco Corti della Zerotrenta Triathlon Brescia in 1.09.08.

Le donne sul podio sono invece: la recastellina Alice Gaggi con 1.15.43, la romena Paula Todoran in 1.19.20 e Sara Galimberti della Dk Runners Milano in 1.20.19.

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«Siamo sicuramente soddisfatti di questa due giorni che ha confermato come, passo dopo passo, stiamo diventando un appuntamento abbracciato e amato dalla città di Bergamo – ha affermato Luca Lamera, direttore tecnico della BigMat Bergamo21 –. Il format, ormai rodato, piace a tutti i partecipanti che, in quest’edizione, sono arrivati da tutta Italia ma non solo. Ci teniamo particolarmente alla dimensione internazionale che sta assumendo l’evento. Quest’anno abbiamo raggiunto quasi 4.000 iscritti, con un trend di aumento del 25% su tutte le distanze proposte, dunque questo dettaglio ci dà fiducia per continuare a crescere già a partire dal 2025.»

21 Km, la cronaca

In una mattinata, caratterizzata da un tiepido sole, La BigMat Bergamo21 ha regalato, al maschile, un’emozionante testa a testa tra il nativo della Val Brembana Nicola Bonzi e Antonino Lollo, messinese trapiantato per motivi di lavoro proprio nella Città dei Mille. I due hanno corso spalla a spalla lungo tutto il tracciato con Lollo, da quest’anno in forza al Gruppo Alpinistico Vertovese, che ha provato innumerevoli variazioni di ritmo senza sortire gli effetti sperati. A 4 km dall’arrivo è stato invece il portacolori dell’Atletica Valle Brembana a tentare un allungo deciso ma il rivale, dopo aver perso qualche metro, si è rifatto sotto con grinta e carattere. Gli atleti se la sono così giocata in volata con Bonzi che ha prevalso, tagliando il traguardo con il crono di 1:06’02” e precedendo di 4” il combattivo Lollo, secondo ma costretto ad abdicare dopo la vittoria colta su queste stesse strade nel 2023. La terza posizione è andata a Marco Corti (Zerotrenta Brescia Triathlon, 1:09’08”).

«Oggi mi sono proprio divertito, il duello è stato avvincente. A un certo punto pensavo che Lollo ne avesse di più, invece sono riuscito a tenergli testa e a portarla a casa nel finale. Mi sono fatto un regalo in anticipo perché nei prossimi giorni diventerò papà di un bimbo. La scadenza è fissata al 25 febbraio poi mi sa che le gare le accantonerò per qualche mese concentrandomi su questa nuova fase della mia vita» ha dichiarato Bonzi.

Se al maschile l’esito è stato incerto sino agli ultimi metri, la mezza maratona delle donne è stata un monologo, senza diritto di replica, firmato Alice Gaggi. La valtellinese, tesserata per la Recastello Radici Group, spinta dall’entusiasmo del pubblico bergamasco si è lanciata in un assolo conclusosi dopo 1:15’43”. Il podio è stato completato dalla romena Paula Todoran (1:19’20”), presente alle Olimpiadi di Rio 2016 nella maratona, e dall’atleta della Dk Runners Milano Sara Galimberti (1:20’19”), brava a contenere la rimonta di Martina Tognin (Recastello Radici Group, 1:20’35”), costretta ad accontentarsi della quarta posizione.

«Correre qui a Bergamo è sempre un gran piacere. Oggi sono partita a un ritmo bello sostenuto e infatti attorno al 10° km ho dovuto calmarmi per evitare di incorrere in crolli improvvisi. Sicuramente questa prova mi dà fiducia per il proseguo di questo 2024 in cui, come di consueto, cercherò di arrivare in forma a partire dalla primavera, quando inizierò la stagione di corsa in montagna», le parole di Gaggi.

10 Km, la cronaca

Ad aprire la mattinata è stata la 10 km, che ha non ha deluso le attese della vigilia, regalando un avvincente duello e prestazioni cronometriche interessanti. Al maschile il successo se lo sono giocati il ticinese Marco Delorenzi e il valdostano dell’Atletica Valli Bergamasche Xavier Chevrier: i due hanno salutato la concorrenza già dopo il 2° km dando vita a uno spalla a spalla risoltosi a 2.000 m dalla linea d’arrivo. Lo svizzero Delorenzi ha leggermente alzato i giri del suo motore, quanto basta per guadagnare i metri decisivi su Chevrier e involarsi verso il traguardo, tagliato a braccia alzate con il crono di 30’03”. Al valdostano, una delle stelle più lucenti della corsa in montagna azzurra, quindi il secondo gradino del podio in 30’20”. Alle spalle della coppia, grande protagonista di giornata, è arrivato Andrea Elia (La Recastello Radici Group), autore di una buona prestazione e di una prova condotta in progressione.

«Sono soddisfatto di questo mio esordio qui a Bergamo. Mi sentivo bene e ho affrontato al meglio un importante test verso la prossima domenica (11 febbraio) quando gareggerò alla mezza maratona di Barcellona – ha raccontato Delorenzi, runner poliedrico, che si trova a suo agio sia sui sentieri di montagna sia sulle strade asfaltate –. In Spagna, dopo tre stagioni, tornerò a correre i 21,097 km e l’obiettivo è quello di timbrare un crono attorno all’1:04’.»

In campo femminile non c’è stata storia con la bergamasca Vivien Bonzi (La Recastello Radici Group) che fin dallo start hanno fatto gara a sé, gestendo fatica ed eventuali recuperi delle avversarie con una certa autorità. La ventiduenne, più volte protagonista con l’Italia della corsa in montagna, ha vinto con il tempo di 35’22”, precedendo la slovacca Lucia Pelikánová in 35’45”, tenuta sempre a debita distanza. La terza piazza è stata conquistata invece da Barbara Bani (Atletica Rodengo Saiano Mico) in 37’22”.

«Dopo aver vinto questa manifestazione nel 2022, volevo ripetermi e ho centrato l’obiettivo. Sto caricando molto in allenamento, in vista soprattutto della stagione di corsa in montagna, e quest’oggi ho corso al ritmo che ci aspettavamo alla vigilia. Torno a casa con ottime sensazioni, la strada è quella giusta. Nei prossimi mesi mi concentrerò anche sulla corsa campestre, partecipando con la mia società a fine febbraio in Spagna alla Coppa Europa per club e successivamente prendendo parte, sui prati di Cassino, ai Campionati italiani di corsa campestre», le parole a caldo della Bonzi.

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