Europei di Monaco, in finale Alessia Pavese nei 4x100

L’Italia è approdata alla finale della staffetta femminile 4x100 degli Europei di atletica leggera di Monaco di Baviera. Il quartetto azzurro, composto da Zaynab Dosso, Gloria Hooper, Anna Bongiorni e la bergamasca Alessia Pavese, ha chiuso la prima semifinale odierna in terza posizione, col tempo di 43”28, ottenendo il pass diretto per l’atto conclusivo.

Al femminile è confermato il quartetto previsto alla vigilia, che comunque coincide soltanto per metà con quello che ai Mondiali ha stabilito il record italiano, visto che mancano Dalia Kaddari (impegnata stasera nella finale dei 200) e Vittoria Fontana (dopo il risentimento muscolare di ieri sui 200 in batteria). Non corrono rischi le azzurre, con una serie di cambi in sicurezza: da Zaynab Dosso a Gloria Hooper, poi Anna Bongiorni per chiudere con un’ultima frazione convincente di Alessia Pavese, alla sua prima volta in pista con la maglia della Nazionale assoluta. Tutt’altro che disprezzabile il crono di 43.28, quarto tempo complessivo. Per la prima volta, in 25 edizioni degli Europei, l’Italia è in finale nei 100 uomini e donne, 200 uomini e donne, 4x100 uomini e donne.

«Farò di tutto per farmi trovare pronta» aveva detto prima della partenza la portacolori dell’Aeronautica allenata da Alberto Barbera. Parole confermate da una prova maiuscola per efficienza e personalità. Nel terzo posto valso alle azzurre la qualificazione diretta (43”28, alle spalle di Gran Bretagna e Spagna, rispettivamente con 42”83 e 42”95), il suo rettilineo conclusivo è stato cronometrato 10”40, terzo crono in senso assoluto, decisivo nel mantenere la posizione. Alla fine, ai microfoni della Rai, la bergamasca ha mostrato il suo bel sorriso: «Sono super contenta di questo mio debutto – le sue parole – . Felice per essermi meritata la fiducia di una frazione così delicata e aver centrato l’obiettivo». Ora l’appuntamento è per domenica sera, ore 21,22, quando è in programma la finalissima in cui, ripartendo dal quarto posto «virtuale» del lotto (con la Germania a soli quattro centesimi), il sogno nemmeno troppo impossibile è quello di una medaglia.

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