
(Foto di Bedolis)
LA GARA. Grande festa a Bergamo per il Giro di Lombardia nella giornata di sabato 11 ottobre. La città blindata, la gioia della nostra provincia. Pogacar sul podio, per la quinta volta.
Tadej Pogacar vince l’edizione numero 119 de Il Lombardia. Successo in solitaria a Bergamo per il 27enne sloveno della UAE Emirates XRG, che iscrive il suo nome nell’albo d’oro per la quinta volta di fila: il campione del mondo e d’Europa in carica (decima affermazione in una Monumento) eguaglia così Fausto Coppi come plurivincitore della Classica delle Foglie Morte. Anche il Campionissimo era riuscito a imporsi in 5 edizioni ma non consecutive (dal 1946 al 1949 e poi nel 1954).
Lo sloveno eguaglia il record del Campionissimo Fausto Coppi
Per Pogacar un 2025 da record: lo sloveno si era presentato al via dell’ultima Monumento della stagione avendo vinto quest’anno Strade Bianche, Fiandre, Freccia Vallone, Liegi e Tre Valli Varesine, le classifiche di UAE Tour, Delfinato e Tour e i due titoli in linea fra Mondiali ed Europei.
Deve rassegnarsi al secondo posto Remco Evenepoel: il campione olimpico della Soudal Quick-Step, come a Kigali, chiude alle spalle dello sloveno staccato di 1’48. Completa il podio a oltre tre minuti da Pogacar l’australiano della Tudor Pro Cycling Team, Michael Storer.
«Una sensazione fantastica, un giorno perfetto per tutto il team. Vincere il Lombardia cinque volte di fila è incredibile» così ai microfoni di Rai Sport Tadej Pogacar dopo il trionfo sul traguardo di Bergamo. «Devo dire grazie a tutti i miei compagni di squadra e soprattutto a Rafal Majka che oggi si ritira», aggiunge lo sloveno che poi rivela: «Due giorni fa abbiamo fatto un sopralluogo sull’ultima salita e abbiamo fatto dei numeri impressionanti ma oggi è andata ancora meglio».
La 119esima edizione del Giro di Lombardia si è rivelata una battaglia di resistenza e tattica, come da tradizione. La corsa, partita nella mattinata di sabato 11 ottobre da Como, ha affrontato 241 chilometri di puro dislivello (oltre 4.400 metri) con le salite simbolo del Lombardia: Ghisallo, Roncola, Crocetta, Zambla Alta, Passo di Ganda e infine la Boccola a Bergamo Alta. Le ultime rampe del Colle Aperto, con pendenze fino al 12% e tratti di pavé, hanno dato come sempre spettacolo, prima della discesa verso l’arrivo in viale Vittorio Emanuele.
Poco dopo le 15.30 era l’americano Quinn Simmons in vetta alla cima di Zambla Alta con un minuto e 40 secondi di distacco dai diretti inseguitori, e 2 minuti e 40 secondi sul gruppo di Pogacar, a circa 50 chilometri dall’arrivo. All’inseguimento Filippo Ganna, autore di una prova di forza sulle prime rampe del Colle del Ghisallo, e poi Matthews, Vervaeke, Bilbao, poi Langellotti, Calzoni, Boerdt e Bais.
Alle 16.10 succede quello che si immaginava: come da previsioni, Pogacar aggancia Simmons in testa e si invola da solo per fare cinquina quando mancano 30 km all’arrivo. Lo sloveno taglia il Passo del Ganda con 1’07” di vantaggio su Simmons, 1’19” su Evenepoel e 2’37” sul gruppo Roglic. Il campione è solo, staccato dal secondo Evenepoel. Ed è il quinto traguardo e quinto podio di fila per lui.
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