Giulia Terzi corona un sogno: «A febbraio arriverà Edoardo»

IL LIETO EVENTO. La nuotatrice paralimpica di Arzago diventerà mamma nella seconda metà del mese. «Poi punto ai Giochi».

Un sogno nel cassetto e uno… nella culla. Sono questi i programmi dei prossimi mesi di Giulia Terzi, che si appresta a concretizzare i suoi progetti di carattere sportivo e familiare. Ma partiamo da quest’ultimo, perché nella seconda metà di febbraio Giulia, ventottenne nuotatrice paralimpica di Arzago d’Adda, in forza alla PolHa Varese, darà alla luce Edoardo e poi potrà tornare a concentrarsi sul suo più importante obiettivo sportivo, i Giochi paralimpici di Parigi, in programma tra la fine di agosto e la prima settimana di settembre. L’arrivo di Edoardo corona il sogno di Terzi e di Stefano Raimondi, anche lui nuotatore paralimpico azzurro, in forza alle Fiamme Oro.

Sul piano sportivo Giulia Terzi non si è mai fermata e non vede l’ora di tornare a gareggiare: «Sono stata in piscina fino a Natale e anche adesso, che mancano pochi giorni all’evento, continuo a svolgere allenamenti differenziati, anche se tutti mi consigliano di stare a riposo – ammette –, quindi dovrò restare fuori dall’acqua per una quarantina di giorni e poi finalmente potrò riprendere quasi regolarmente. Almeno, questi sono i miei programmi, ma tutto dipenderà dalle visite mediche».

Lo sguardo della nuotatrice di Arzago d’Adda si volge quindi ai prossimi appuntamenti ufficiali: «La mia partecipazione ai Campionati europei è un dubbio. Ho i tempi di qualificazione per poter partecipare, ma l’appuntamento è in programma a Funchal, in Portogallo, dal 21 al 27 aprile, e dovrò fare i conti non solo con la mia preparazione, ma soprattutto con un bimbo di due mesi. L’obiettivo più importante sarà quindi quello delle Paralimpiadi di Parigi: dovrei essere in vasca nei primi giorni di settembre, per i 100 e i 400 stile libero e i 50 farfalla».

LA SUA INTERVISTA PER L’ECO DI BERGAMO INCONTRA

E il dopo Parigi?

Ma lo sguardo punta anche al dopo Parigi, perché la nuotatrice bergamasca non ha nessuna intenzione di fermarsi: «Sarò in vasca fino a quando continuerò a divertirmi a nuotare a livello agonistico – conclude Giulia Terzi –: quella di Parigi sarà la seconda, ma potrebbe non essere la mia ultima Paralimpiade, perché quelle successive si disputeranno a Los Angeles e mi piacerebbe poter battere le atlete statunitensi, cioè le mie dirette avversarie, in casa loro. Però so che nei prossimi quatto anni dovrò anche programmare un intervento alla schiena, per risolvere i problemi con cui sto convivendo da diverso tempo».

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