Il 22 maggio indimenticabile di Paola e David: il figlio e la Coppa

LA FAMIGLIA NERAZZURRA. Tutto in una notte: per una coppia di tifosi atalantini anche il parto e la nascita del piccolo Alessandro alle 4.18.

Quando si sono rivisti, givoedì mattina, papà David ha preso in braccio il piccolo Alessandro e lo ha alzato al cielo: «Sì, mi sentivo un po’ come de Roon o Djimsiti», ride di gusto, anche se l’ironia non è poi forse così distante dalla realtà. Non era Dublino, ma l’ospedale «Papa Giovanni»; non era una coppa, ma il figlio. Impossibile dimenticarsi questo 22 maggio: prima della notte magica, David Gregori, 43enne di Parre tifosissimo atalantino, ha visto nascere il figlio Alessandro, il terzogenito della sua famiglia con la moglie Paola, dopo le gioie di Edoardo (5 anni a settembre) e Ludovico (3 anni).

Il bimbo è nato mercoledì alle 4,18 del mattino, per iniziare al meglio una giornata indelebile sotto ogni punto di vista: «Il termine era fissato per qualche giorno prima, alla fine è nato proprio il giorno della finale - racconta David -. Avevo la possibilità di andare a Dublino, ma giustamente ho rinunciato perché la nascita era imminente. Qualche amico scherzava: vedrete che nasce il 22 durante la finale, mentre sarete in sala parto. Non è successo, ma comunque sarei stato pronto con le app di Sky o Dazn (ride, ndr). Alessandro e Paola sono stati bravissimi, che gioia». E bravissima è stata poi la «loro» Atalanta: «Dopo il parto me lo sentivo, era come un segno - racconta il neopapà -. Alla sera ho guardato la partita da casa con gli altri due bimbi, mentre mia moglie l’ha vista dalla camera d’ospedale, e continuavamo a messaggiarci. Peccato solo non essere potuto andare a festeggiare a Bergamo».

Ma va bene anche così, intanto il piccolo Alessandro ha già indosso la maglia nerazzurra: quella che l’Atalanta dona a ogni bimbo che nasce in un ospedale bergamasco. «Conservo ancora le magliettine dei primi due figli - conclude David Gregori -. È un’iniziativa molto bella, che crea un forte segno d’appartenenza. Grazie all’Atalanta e grazie a tutto l’ospedale per come ci siamo trovati». Anche l’ospedale ha celebrato la vittoria con un post social dedicato ai neonati vestiti di nerazzurro: «Al Papa Giovanni l’Atalanta si festeggia sempre, ma oggi di più».

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