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Venerdì 12 Dicembre 2025
Novanta minuti e altrettante storie di vite in nerazzurro
IL LIBRO. «Solo Atalanta, 90’ e tante vite» prova a restituire Bergamo e l’Atalanta seguendo le traiettorie della storia e del tifo nerazzurro. Un lavoro a quattro mani di Dino Nikpalj, vicecaporedattore de L’Eco di Bergamo e Andrea Riscassi, giornalista Rai.
Non una storia, ma tante storie. Novanta, come i minuti di una partita. Poi ogni tifoso è libero di aggiungerci i propri supplementari e - se riesce a reggere - anche i rigori. «Passione, memoria, appartenenza e, perché no, leggerezza. Come una di quelle chiacchierate al bar con gli amici vecchi e nuovi, ma anche con perfetti sconosciuti, di quelli che ti ritrovi accanto con qualcosa di nerazzurro e tanto basta».
La presentazione
«Solo Atalanta, 90’ e tante vite» (Bolis Edizioni, 254 pagine) è tutto questo, un libro che prova a restituire Bergamo e l’Atalanta seguendo le traiettorie della storia e del tifo nerazzurro. Un lavoro a quattro mani di Dino Nikpalj, vicecaporedattore de L’Eco di Bergamo al seguito della società nerazzurra da diversi anni, e Andrea Riscassi, milanese trapiantato a Bergamo, giornalista Rai che segue l’Atalanta (e la nazionale) da tempo per RaiSport. Verrà presentato mercoledì 17 alle 21 al «Morla Bistrot» di viale Giulio Cesare 2 a Bergamo.
«In questo libro non troverete una storia, ma tante storie, una per ogni minuto di partita. Non cercate una logica, una scansione temporale, un prima o un dopo, non esiste» si legge nella prefazione degli autori.
«In questo libro non troverete una storia, ma tante storie, una per ogni minuto di partita. Non cercate una logica, una scansione temporale, un prima o un dopo, non esiste» si legge nella prefazione degli autori. Seguita da un’altra intro, quella di Lele Adani, ex calciatore e ora commentatore televisivo, uno che l’Atalanta l’ha vista molte volte e ne ha percepito lo spirito di una realtà capace di «andare avanti, contro tutto e tutti, sempre lì pronta a stupire, tra il fastidio dei grandi e l’interesse del mondo calcistico tutto: non c’è stato un Paese che non si sia studiato l’Atalanta» scrive.
. Dall’ora più buia della retrocessione in C1 alle gesta di giocatori simbolo come Bertuzzo, Stromberg, Caniggia, solo per fare qualche nome. Dalle famiglie che hanno guidato la società a partite leggendarie come quelle di Liverpool e Lisbona passando per improbabili campi come Sant’Angelo Lodigiano
Nikpalj e Riscassi provano a raccontare una storia «che si tiene insieme da sempre, tra alti e bassi, sui gradoni ruvidi del vecchio Comunale sotto il sole cocente e diluvi universali come sui seggiolini al coperto della nuova versione post 2019». Dall’ora più buia della retrocessione in C1 alle gesta di giocatori simbolo come Bertuzzo, Stromberg, Caniggia, solo per fare qualche nome. Dalle famiglie che hanno guidato la società a partite leggendarie come quelle di Liverpool e Lisbona passando per improbabili campi come Sant’Angelo Lodigiano. Dall’ incredibile vittoria di Dublino alle 5 finali di Coppa Italia perse dal 1987 a oggi. Tutto insieme, pagina dopo pagina «perché una storia è vera solo se ci si continua a riconoscere, a esercitare quel piacevole e fondamentale vizio della memoria che passa attraverso episodi a volte fondamentali e altre volte quasi insignificanti che però restano dentro». Come l’Atalanta.
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