Romele, un’impresa tricolore per il giovane loverese: 30 chilometri tutto solo

A Darfo l’atleta della Trevigliese trionfa nel Campionato italiano Juniores. Prima dà il via all’iniziativa, poi stacca tutti i compagni d’avventura.

Alessandro Romele è il nuovo campione italiano degli juniores. Lo ha conquistato ieri a Darfo Boario Terme al termine di una gara che ha tutti i contorni dell’impresa. Non potrebbe essere diversamente considerato che a 30 chilometri dal traguardo ha lasciato gli altri avventurieri con lui in fuga dal 90° chilometro per proiettarsi in una avventura difficile da realizzare. Il fatto che ci sia riuscito, soprattutto in una competizione del prestigio del campionato italiano, la dice lunga sulla falcata del 17enne di Lovere passato lo scorso anno nelle file della Ciclistica Trevigliese.

Ad avvalorare ulteriormente l’avvincente finale, il distacco inflitto agli immediati inseguitori: 1’40” al veneto Edoardo Zamperini , 1’42” all’emiliano Federico Biagini, rispettivamente medaglia d’argento e di bronzo, addirittura al limite di 4’ il marchigiano Giulio Pellizzari e Dario Igor Bellatta che ieri ha fatto parte, come del resto il neo campione italiano Romele, della rappresentativa della Lombardia guidato dall’ex professionista bergamasco Paolo Valoti.

La ricostruzione dell’eccezionale gara di Romele prende il via attorno al 90° dei 128 km di gara, nel momento in cui con il veneto Matteo Scalco ha lasciato il gruppo per dare vita a una iniziativa che sul nascere sembrava impossibile da realizzare, anche perché il bergamasco era additato tra i possibili vincitori, per cui un attacco così lontano dal traguardo poteva sembrare una mossa azzardata. Successivamente i due fuggitivi venivano raggiunti da altre sei unità tra le quali il lombardo Belletta.

L’intraprendenza di Romele si è ulteriormente manifestata dopo avere superato il primo dei due strappi in località «Cornaleto».

Nonostante i 30 km che lo separavano dall’arrivo, si è nuovamente proposto all’attacco: ha guadagnato qualche metro vantaggio che man mano ha preso consistenza sino al trionfale epilogo. «Avevo promesso al mio presidente Marco Taddeo la maglia tricolore, eccolo servito» le sue prime parole dopo la trionfale impresa.

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