Sorteggi Champions, meno uno
Ecco un primo vademecum

I gironi saranno svelati a Montecarlo. Atalanta in quarta fascia. Diretta su Sky e Dazn, a Bergamo un maxischermo all’Edoné di Redona.

Dopo tre mesi di attesa, congetture e auspici, domani avremo finalmente il sorteggio della fase a gironi di Champions League: la cerimonia prenderà il via alle 18 al Grimaldi Forum del Principato di Monaco e sarà trasmessa in diretta da Eurosport, visibile sia su Sky che su Dazn. Chi invece volesse gustarsela insieme ad altri atalantini può seguirla dal maxischermo dell’Edoné di Redona che assicura il 20 per cento di sconto sulle consumazioni agli abbonati di Corner.

Le 32 squadre qualificate (al momento sono 29, gli ultimi tre nomi usciranno dal ritorno dei playoff di questa sera) saranno suddivise in 4 urne, in funzione del coefficiente Uefa. Fa eccezione la prima urna in cui sono ammesse di diritto le vincitrici dei campionati dei 6 Paesi con il ranking per nazioni più alto, ossia Spagna, Inghilterra, Italia, Germania, Francia e Russia più le squadre che hanno conquistato l’ultima Champions League e l’ultima Europa League. Nella prima urna, o fascia, rientrano quest’anno Barcellona, Manchester City, Juventus, Bayern Monaco, Paris Saint-Germain, Zenit San Pietroburgo, Liverpool e Chelsea. Nella seconda urna c’è il Napoli, nella terza l’Inter e nella quarta l’Atalanta, penalizzata dall’assenza nelle coppe europee dal 2014 al 2016.

Ciascuno degli otto gironi sarà composto da una squadra della prima urna, una della seconda urna, una della terza e una della quarta. L’Atalanta quindi non potrà affrontare nella fase ai gironi le altre squadre con i coefficienti Uefa più bassi. Inoltre il regolamento vieta la presenza in un girone di due squadre appartenenti alla stessa federazione nazionale: ciò porta ad escludere nella prima fase la possibilità di vedersela con Juventus, Napoli e Inter. Per questioni di opportunità politiche, da qualche anno sono inoltre proibiti gli scontri diretti tra formazioni russe e ucraine. Inoltre, per esigenze di ripartizione televisiva sui due giorni, le nazioni con più di una rappresentante sono scaglionate adottando un ulteriore principio che vede la suddivisione degli 8 gironi in 2 sottogruppi: uno che include A, B, C e D, l’altro che comprende E, F, G e H. Questa regola stabilisce che quando una squadra finisce in un girone appartenente al primo sottogruppo, la connazionale estratta come successiva debba andare nell’altro sottogruppo. Chiariamo meglio con un esempio: ipotizziamo che la Juventus finisca nel girone C, a quel punto il Napoli si vede negato l’ingresso nei gironi A, B, C e D. Questa norma farà quindi sì che quando sarà completata l’assegnazione delle squadre delle prime 3 fasce agli 8 gironi (24 club), l’Atalanta non avrà a disposizione 8 alternative (gli 8 gironi) ma nemmeno 5 (gli 8 gironi meno quelli di Juventus, Napoli e Inter) ma solo 3 (ossia i 4 del sottogruppo opposto all’Inter, escludendo però il girone del Napoli).

In ogni caso l’Atalanta esordirà affrontando in casa (17-18 settembre) una delle 8 teste di serie, poi avrà due trasferte di fila, l’1-2 ottobre e il 22-23 ottobre. Il ritorno si apre con lo scontro casalingo (ricordiamo, a San Siro) contro una squadra della seconda fascia (5-6 novembre), poi la trasferta in casa della testa di serie (26-27 novembre) e la chiusura davanti al pubblico amico con la rivale di terza fascia (10-11 dicembre). Un piccolo vantaggio perché in caso di parità in classifica, risulterà davanti chi avrà fatto più punti negli scontri diretti.

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