Quando il peso diventa un problema: sovrappeso e salute nei cani e nei gatti

PREVENZIONE. Una delle condizioni più frequenti e sottovalutate nella medicina veterinaria dei piccoli animali.

Bergamo

Il sovrappeso e l’obesità rappresentano oggi una delle condizioni più frequenti e sottovalutate nella medicina veterinaria dei piccoli animali. Spesso interpretati come un segno di benessere o «di tenerezza», in realtà il peso eccessivo nel cane e nel gatto è una vera e propria patologia cronica che influisce negativamente sulla qualità e sulla durata della vita.

Diversi effetti

L’eccesso di grasso corporeo non è un semplice accumulo di energia in eccesso: il tessuto adiposo è un organo metabolicamente attivo che produce sostanze infiammatorie in grado di alterare numerosi equilibri fisiologici. Gli effetti si manifestano a diversi livelli: articolazioni sovraccariche e più soggette a infiammazione, riduzione della capacità respiratoria, sforzo cardiaco aumentato, disfunzioni epatiche e predisposizione al diabete mellito — quest’ultimo particolarmente frequente nel gatto obeso e sedentario. Diversi studi hanno dimostrato che gli animali sovrappeso possono vivere fino a due anni in meno rispetto ai soggetti in buona forma fisica.

Il Body Condition Score

Il controllo del peso non si esaurisce nel numero indicato dalla bilancia: è fondamentale valutare la condizione corporea attraverso il Body Condition Score (BCS), una scala che consente di stabilire se un animale è sottopeso, normopeso o obeso. Un cane o un gatto in forma presenta una vita leggermente affusolata, costole percepibili al tatto ma non visibili e un profilo addominale rialzato. Quando queste proporzioni scompaiono, è il momento di rivolgersi al veterinario per una valutazione nutrizionale.

Alimentazione al centro

L’alimentazione è il primo strumento di prevenzione. È importante ricordare che le quantità indicate sulle confezioni si riferiscono al peso ideale dell’animale, non a quello attuale. La gestione della dieta deve essere calibrata da un medico veterinario o da un nutrizionista, considerando età, livello di attività, eventuali patologie e tipologia di alimento. Riduzioni arbitrarie delle razioni o «diete fai-da-te» possono provocare carenze proteiche e squilibri nutrizionali.

Nel caso di animali già in sovrappeso, l’utilizzo di alimenti formulati specificamente per il controllo del peso («light») o per l’età avanzata («senior») può essere utile, ma deve sempre avvenire sotto controllo veterinario. Questi prodotti contengono una minore densità energetica ma garantiscono il corretto apporto di proteine, fibre e micronutrienti, prevenendo la perdita di massa muscolare.

L’attività fisica

All’alimentazione va sempre associata una regolare attività fisica, adeguata all’età e alle condizioni dell’animale. Nei cani bastano passeggiate quotidiane, giochi di riporto o attività di fiuto; nei gatti, anche brevi sessioni di gioco interattivo con stimoli visivi o oggetti sospesi contribuiscono a mantenere il metabolismo attivo e ridurre lo stress.

Il peso corporeo ottimale non è soltanto una questione estetica: è un indicatore concreto di salute

Il ruolo del medico veterinario resta centrale in ogni fase: dalla valutazione del peso ideale all’elaborazione di un piano di dimagrimento sicuro e personalizzato, fino al monitoraggio dei progressi e all’esclusione di patologie ormonali che possono favorire l’aumento ponderale. Un controllo periodico, almeno una volta l’anno, è consigliato anche negli animali apparentemente sani.

Non solo estetica

Il peso corporeo ottimale non è soltanto una questione estetica: è un indicatore concreto di salute. Mantenere il proprio animale nella giusta condizione corporea significa prevenire malattie croniche, migliorare la qualità della vita e garantire una maggiore longevità. Un obiettivo che si raggiunge con costanza, consapevolezza e, soprattutto, con la guida del medico veterinario.

Dr Stefano Scioscia, medico Veterinario

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