Accademia Carrara, slitta al 2024 l’apertura di giardini e bistrot

LAVORI A RILENTO. I nuovi spazi verdi non saranno inaugurati prima di febbraio. Anche per il bistrot bisognerà aspettare. Il camminamento esterno atteso invece a fine anno. Brembilla: intervento complesso ma l’impresa ha le sue responsabilità.

Al primo piano dell’ Accademia Carrara fervono i preparativi per l’apertura della terza mostra dell’anno della Capitale della Cultura, l’esposizione dedicata alla pittura e al melodramma, «Tutta in voi la luce mia». L’inaugurazione sarà il 29 settembre, data per la quale si sperava di poter inaugurare anche giardini e bistrot della pinacoteca, oltre al camminamento esterno del museo, e invece il taglio del nastro slitterà. Ancora una volta. Il cantiere va a rilento, tocca aspettare. Sino a novembre di quest’anno per il camminamento, non prima di febbraio-marzo 2024 per giardini e caffetteria, si sbilancia l’assessore ai Lavori pubblici Marco Brembilla. Non nasconde che «il ritardo è dovuto certamente alle difficoltà del lavoro ma anche all’impresa che non l’ha preso per il verso giusto».

Tre i fronti aperti

L’operazione è complessa. Si lavora su un terreno scosceso e terrazzato, a ridosso dell’ala ovest della pinacoteca. Gli scavi sono profondi ma gli spazi ridotti e questo impone l’uso di macchinari di piccole dimensioni. Tre i fronti aperti: la trasformazione in bistrot con dehors del fabbricato che in passato veniva utilizzato dal custode della Carrara come deposito degli attrezzi, la realizzazione del corridoio esterno lungo la parete ovest del museo che collegherà il primo al secondo piano (con annesso ascensore) e il recupero del giardino (tremila metri quadri su più livelli con alberi ad alto fusto e nuove piantumazioni). «Avremo un sopralluogo in cantiere anche mercoledì 20 settembre – spiega l’assessore Brembilla – proporrò all’impresa di smaltire la terra scavata riutilizzandola al Parking Fara invece di mandare i camion in discarica, questo ci farà guadagnare qualche giorno, e risparmiare qualcosa sui costi, certo non anticiperà di molto i tempi – riconosce l’assessore –. Quel che posso dire è che gli staremo addosso perché non si accumulino altri ritardi», che stando all’impresa sarebbero dovuti anche alle condizioni meteorologiche di questa estate, in particolare alle piogge di giugno e luglio che hanno fermato i lavori per più giorni.

Il lascito della Capitale

L’ennesimo rinvio dell’apertura di giardini e bistrot è indubbiamente un’occasione mancata per i tanti visitatori che hanno affollato l’Accademia Carrara nell’anno della Capitale della Cultura. Ormai si guarda alla prossima primavera, quando il parco potrà accogliere cittadini e turisti nella sua veste migliore. Nessuna dichiarazione ufficiale sul nuovo slittamento arriva dalla Fondazione Accademia Carrara. Il general manager Gianpietro Bonaldi, dopo aver sperato che i giardini potessero aprire entro la fine del 2023, non commenta la notizia del rinvio. Limitandosi a confermare che parteciperà, su invito del Comune – che dei lavori è il committente – al sopralluogo di oggi 20 settembre per valutare l’andamento del cantiere. «Quel che è certo è che siamo intenzionati a mettere a disposizione del pubblico giardini e bistrot sin da subito, appena l’opera ci verrà consegnata», assicura Bonaldi. «Certo spiace per il ritardo – commenta l’assessore alla Cultura Nadia Ghisalberti – ma vorrei ricordare che questo progetto era un sogno nel cassetto, e si realizzerà grazie al titolo di Bergamo e Brescia Capitale italiana della Cultura. Prima si inaugurano giardini, bistrot e camminamento meglio è, ma in un’opera di questa portata e complessità un ritardo di qualche mese è da mettere nel conto. Non scordiamoci che questa operazione dà valore aggiunto all’Accademia Carrara e rappresenta uno dei principali lasciti della Capitale»

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