Addio ad Angela Tiraboschi, la nonna d’Italia si è spenta a 112 anni

Originaria di Oltre il Colle Il compleanno lo scorso 19 aprile, era la più anziana del nostro Paese e anche la bergamasca più longeva di sempre. È spirata nel sonno, nella sua casa di via Coghetti a Bergamo. Lunedì i funerali in città.

Si è spenta sabato sera, 7 maggio, nel sonno, nella sua casa di via Coghetti a Bergamo, Angela Tiraboschi. Con 112 anni, compiuti lo scorso 19 aprile, era la persona più anziana in Italia. Nativa di Oltre il Colle, come ogni estate avrebbe dovuto raggiungere la sua terra d’origine il prossimo mese. «Da alcune settimane si aiutava con un respiratore - dice il figlio Roberto Brozzoni -. Sabato sera si è addormentata e non si è più svegliata». Una ventina di giorni fa aveva ricevuto gli auguri anche del presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana.

La bergamasca più longeva di sempre

«Ricordo bene la Prima guerra mondiale... Ma ero giovane - raccontava Angela Tiraboschi le scorse settimane -. Ricordo bene anche tutta la mia vita in Val Serina, le persone, le passeggiate nei boschi. Quelle fanno bene... e poi mangio di tutto. E ai giovani dico di essere onesti». Seduta su una carrozzella, nella sua casa di via Coghetti a Bergamo, Angela amava ancora leggere.

E amava conversare, le piaceva quando qualcuno veniva a trovarla e rispondeva senza problemi alle domande. Angela - dopo la scomparsa nel 2015 di Maria Crescini, di Riva di Solto, all’età di 111 anni e 331 giorni - è anche diventata la bergamasca più longeva di sempre. E nella storia dei supercentenari italiani occupava il 39° posto. Non era però l’italiana vivente più longeva: in Brasile, infatti, abita un uomo (con nazionalità italiana) nato cinque mesi prima di lei. L’italiano che detiene il primato di longevità è invece la piemontese Emma Morano, che è vissuta fino a 117 anni.

Mamma di quattro figli

Angela aveva sempre fatto la casalinga. Sposatasi con Agostino Brozzoni, si trasferì poi a Costa Serina, paese del marito. Da qui, nel 1938, ad Ambria di Zogno, quindi nel 1955 a Bergamo, poi a Ponteranica e dagli anni Novanta in via Coghetti a Bergamo. Quattro i figli: Roberto e Maria che la accudivano a casa, e poi Luciana e Pietro. «Ha fatto la casalinga e ha cresciuto noi figli - raccontava Roberto -. È sempre stata in forma, anche se da un anno non cammina ed è costretta su una sedia a rotelle a causa della rottura del femore».

Nonostante si fosse trasferita ancora giovane, era ancora molto legata alla Val Serina, sua terra d’origine, dove tornava ogni estate. Non sopportava il caldo della città e così tornava sempre tra i monti, dove ad accoglierla c’era il sindaco di Costa Serina Fausto Dolci. «È sempre stata una donna molto meticolosa, regolare, precisa nelle cose - continuava ancora il figlio Roberto -. Forse questo suo modo di essere e la sua curiosità sono stati parte del suo segreto». I funerali di Angela Tiraboschi saranno celebrati lunedì 9 maggio, con inizio alle 15, nella chiesa del quartiere di San Paolo, in città. La salma sarà poi tumulata nel cimitero di Bergamo.

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