Addio a Mario Cavallini, discepolo di don Bepo

IL LUTTO . Si è spento sabato 16 dicembre a 92 anni alla Rsa Istituto Palazzolo di Torre Boldone. Orfano fin da piccolo, fu accolto al Patronato, per cui si è speso tutta la vita. I funerali lunedì alle 15 al Patronato.

Una vita vissuta appieno, affrontando sin dall’infanzia le vicissitudini senza scoraggiarsi, senza deviare, senza perdere mai la fede e traendone, anzi, la forza per andare avanti e costruire qualcosa di grande, grazie gli insegnamenti di colui che lo aveva prima salvato, poi accolto, e infine fatto diventare uomo: don Bepo Vavassori. Servirebbe molto, molto tempo, per raccontare nei dettagli la storia di Mario Cavallini, uno dei più conosciuti fra i discepoli di don Bepo e a lungo presidente dell’associazione ex Allievi del Patronato San Vincenzo, scomparso sabato pomeriggio all’età di 92 anni nella casa di riposo dell’istituto Palazzolo a Torre Boldone, dove era ospite dallo scorso mese di gennaio. Era conosciutissimo al Villaggio degli Sposi, di cui peraltro fu uno dei primi residenti, da giovane sposo, con la moglie Paola.

La sua vita con don Bepo

Originario di San Pellegrino, rimase orfano da bambino: «Perse la mamma quando aveva l’età di 6 anni, e il papà a 12 – racconta commosso il figlio Lorenzo – e fu accolto da don Bepo Vavassori al Patronato San Vincenzo. Da quel momento ebbe una vita ricca di avvenimenti, che è davvero difficile sintetizzare in poche parole». Al Patronato Mario Cavallini trovò una casa e un padre in don Bepo, di cui seguì gli insegnamenti e lo stile sin da subito, con grande convinzione. Ma, come detto, la sua fu una vita ricca di accadimenti e lui era un giovane pieno di risorse: «Ad esempio era bravissimo a giocare a calcio – ricorda ancora il figlio Lorenzo – e a un certo punto entrò nelle giovanili dell’Atalanta, con cui vinse un campionato Primavera, se non ricordo male nel 1948». Divenuto adulto, intraprese una carriera brillante nel settore delle vendite di automobili, «prima alla Volkswagen, contribuendo alla crescita della concessionaria Bonaldi, poi alla Auto Bergamo con il marchio Alfa Romeo», rievoca Lorenzo. «Nonostante le difficoltà che la vita sin da bambino gli aveva imposto, mio papà rimase sempre una persona di grande umanità, gioviale, sorridente e generosa», dipinge Lorenzo.

Fu per anni il presidente degli ex allievi di don Bepo

Ma è per il suo impegno per il patronato San Vincenzo che molti ricordano Mario Cavallini. Oltre ad aver presieduto l’associazione Ex allievi, per tutta la vita si era speso, in molti modi, per contribuire ai progetti del Patronato San Vincenzo, della Missione in Bolivia e dell’Opera Bonomelli, cercando di seguire gli insegnamenti di don Bepo. «Per lui, e per noi tutti, don Bepo è stata una figura fondamentale. Mio papà – sottolinea Lorenzo – è stato tra i primi a sostenere la sua beatificazione, ci ha cresciuto rievocando i suoi miracoli. Ricorderò sempre quando don Bepo morì: era il 5 febbraio 1975 e mia mamma venne a prenderci a scuola piangendo, dandoci la notizia. Io avevo 7 anni ma non potrò mai dimenticare. La vita di don Bepo è stata centrale per la nostra famiglia e mio padre ha cercato di trasmetterci il suo stile, le sue doti umane e spirituali. È come se don Bepo fosse stato un po’ come nostro nonno, una presenza viva, anche oggi».

Oltre alla moglie Paola e al figlio Lorenzo, commercialista, Mario Cavallini lascia altri due figli, Francesco, gesuita a Palermo, e Giovanni, dirigente di un’azienda chimica.

Grande il cordoglio di tutto il patronato San Vincenzo e del superiore don Davide Rota. Come c’è commozione anche al Villaggio degli Sposi, dove da sempre la famiglia aveva vissuto, in via Beccaria. «La famiglia Cavallini è un’istituzione qui al Villaggio degli Sposi – conferma il parroco, don Matteo Cella – sono custodi della memoria e delle radici storiche di questa comunità, in cui hanno saputo portare lo stile del Patronato, fatto di solidarietà reciproca, collaborazione e vicinanza».

Nell’ultima dichiarazione rilasciata a L’Eco, lo scorso autunno, Mario Cavallini diceva: «La figura di don Bepo l’ho percepita non solo come un padre autorevole che ti fa da guida nella vita, ma anche come madre che sa leggerti nell’anima e darti il conforto e sostegno di cui hai bisogno».

I funerali saranno celebrati lunedì alle 15 al Patronato San Vincenzo.

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